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CGG: sessione giunta all'ultimo miglio. Via libera dell'Aula il decreto sull'antiriciclaggio

27 ott 2023
CGG: sessione giunta all'ultimo miglio. Via libera dell'Aula il decreto sull'antiriciclaggio

I lavori consiliari sono ripresi dal decreto sull'”adeguamento della legislazione nazionale alle convenzioni e agli standard internazionali in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo”, in attesa di ratifica. Dopo la relazione di questa mattina del Segretario di Stato Gatti, il via al dibattito. Emanuele Santi, RETE, non ha mancato di rilevare una serie di elementi positivi. A suo avviso si va verso una semplificazione, sull'adeguata verifica, rispettando gli standard di trasparenza. Sottolineata anche l'azione contro fenomeni distorsivi quali il “prestanomato”.

Perplessità però sul poco tempo a disposizione per esaminare l'impianto normativo; essendovi la volontà di apportare ulteriori migliorie. Elena Tonnini ha chiesto come si collochi la PA in termini di accesso ad una serie tipologie di dati. Mirko Dolcini, DML, ha ricordato come nel corso dei confronti in Maggioranza siano state recepite “diverse osservazioni” di Motus. Fra i liberi professionisti – ha ricordato - vi è una forte esigenza di semplificazione: non per evitare controlli, ma renderli ancor più efficienti. Manca ancora una semplificazione organica. Ha ricordato tuttavia come dal Segretario di Stato siano venute rassicurazioni sul punto; trattandosi di un cantiere aperto. Chiesta dunque una conferma di questa volontà politica di semplificazione.

E' stato fatto nel complesso “un buon lavoro”, ha sottolineato Michela Pelliccioni; raggiunto un buon equilibrio. Elemento forse negativo – ha aggiunto - l'aumento ritenuto “sproporzionato” delle sanzioni. Alessandro Bevitori, Libera, ha ricordato i passi “importantissimi” compiuti negli ultimi anni dal Paese su queste tematiche. Sottolineando però come dai professionisti emerga l'esigenza di un antiriciclaggio più leggero; perché il rischio è quello di una perdita di competitività rispetto a realtà di oltreconfine. È stato un lavoro non semplice, ha rimarcato Alessandro Cardelli, PDCS; anche in questo caso è stato posto l'accento sul bilanciamento tra i doverosi controlli e la necessità di non appesantire in maniera eccessiva gli operatori. Rossano Fabbri, NPR, ha ricordato come spesso i professionisti vivano il rapporto con l'AIF più come uno “spauracchio”, che come un'attività da compiere in sinergia per contrastare il riciclaggio. Una norma che migliora lo status quo, ma che ancora non risolve alcune problematiche segnalate, come lo sdoppiamento di attività fra diversi soggetti vigilati sulla medesima operazione. Nella replica del Segretario Gatti una serie di delucidazioni di carattere tecnico, spiegando la ratio di alcune disposizioni. A questo punto l'esame degli emendamenti. In uno di quelli di RETE si sollecitava l'estensione anche a tutti i membri del Consiglio Grande e Generale e alle stazioni appaltanti dell'accesso alle informazioni del registro dei titolari effettivi delle società. “E' una necessità”, ha tuonato Matteo Zeppa; ricordando ad esempio le dinamiche in Consiglio dei XII. E la medesima necessità potrebbe esservi in Commissione Antimafia; oltre a quelle Esteri e Finanze. Concorde Pasquale Valentini, PDCS: “quando siamo chiamati a scegliere dobbiamo essere tutti nelle stesse condizioni”. Emendamento infine accolto a maggioranza. Sulla stessa falsariga anche l'emendamento successivo del Movimento, riferito però a trust e affidamenti fiduciari. In questo caso emendamento respinto; il Segretario Gatti aveva precisato che avrebbe dato parere negativo anche a quello precedente: oggetto dunque di una sorta di “errore di voto”. L'analisi è poi proseguita con una certa celerità. Ok dell'Aula alla discussione di un emendamento di Libera presentato fuori termine e relativo ad un contenimento delle sanzioni per le persone fisiche. Ma in tal caso – ha osservato il Segretario di Stato – si rischierebbe di scendere sotto la soglia stabilita dal Moneyval. Dunque parere negativo. Si è poi ragionato sulla formulazione congiunta di un emendamento all'articolo dove si indicano i soggetti che possono avere un “interesse legittimo” all'accesso al Registro; si è dunque tornati al tema precedente, alle due visioni: se consentire l'accesso solo ai membri delle Commissioni Esteri, Finanze e Consiglio dei XII o a tutti i consiglieri. E' prevalsa la seconda opzione, anche per una questione di coerenza con quanto già deciso in precedenza. Discusso quindi un emendamento di NPR per consentire a chi ha ricorsi in corso di usufruire della nuova normativa, in ossequio al principio del favor rei. Principio costituzionale, ha osservato il Segretario Gatti. Emendamento accolto. Convocato a questo un Ufficio di Presidenza.





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