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Incontro Begni, Lonfernini precisa: “Ho lasciato il tavolo nella fase iniziale, c'erano persone senza ruolo nell'attuale scenario politico”

Il Segretario di Stato al Lavoro interviene sulla nota stampa di Andreoli che lo chiama in causa e traccia una netta linea di demarcazione "tra un prima e un dopo Conto Mazzini"

di Silvia Pelliccioni
21 dic 2023
Teodoro Lonfernini. Immagine di repertorio
Teodoro Lonfernini. Immagine di repertorio

Falso. Non ho presenziato a gran parte dell'incontro, ma solo alla fase iniziale”: parte da questa precisazione il Segretario di Stato per il Lavoro, Teodoro Lonfernini intervenendo sulla nota stampa di Paride Andreoli che lo vede chiamato in causa. E non la manda a dire. “Ero a totalmente all'oscuro dei partecipanti dei vari gruppi all'incontro richiesto alla Dc, quando con mia sorpresa ho notato al tavolo persone senza alcun ruolo nell'attuale scenario politico, e ho ritenuto di abbandonare la riunione - obietta - nel momento in cui Andreoli ha voluto insistentemente prendere la parola”.

Alla base della sua decisione, ragioni etico-politiche. “Non è stato un atto di mancanza di rispetto verso la persona ma per rimarcare che esiste un prima e un dopo Conto Mazzini e altre vicende giudiziarie ad esso connesse o meno. E nel dopo Conto Mazzini – scandisce Lonfernini – il Paese ha dimostrato di essere capace di affrontare i problemi e di vivere le opportunità senza necessità di un particolare “tutore” che a mio avviso rappresenta una parte passata della vita politica. Poi tutti i cittadini possono legittimamente occuparsi delle questioni pubbliche ma ho sempre tracciato una netta linea di demarcazione tra il prima e il dopo, non mi sono mai tirato indietro nel formulare giudizi politici su vicende che hanno recato turbativa politico-sociale al Paese. Pertanto, non c'erano le condizioni perché io stessi a quel tavolo, mi sono alzato e me ne sono andato. Una posizione, la mia, che verrà riportata nella risposta all'interpellanza presentata dalle opposizioni”.

Secca la chiosa: “Non voglio perdere nemmeno un secondo in più delle mie giornate dedicate alle Istituzioni e ai contribuenti per rispondere a interlocutori che in questo momento non ritengo essere nello scenario politico”.

Infine il monito ad insistere su quella 'distinzione tra prima e dopo' rivolto anche “qualunque gruppo politico che si impegnerà in chiave elettorale, a voler raccogliere il consenso della comunità per guardare al futuro del Paese”.





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