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Legge protezione investimenti: i promotori del Polo della Moda attendono di conoscere l'esito

14 lug 2016
i promotori del Polo della ModaLegge protezione investimenti: i promotori del Polo della Moda attendono di conoscere l'esito
Legge protezione investimenti: i promotori del Polo della Moda attendono di conoscere l'esito - C'è grande attesa per le sorti del provvedimento legislativo in Consiglio che apporterà modifiche al...
C'è grande attesa per le sorti del provvedimento legislativo che apporterà modifiche alla legge sullo sviluppo economico. 2 articoli che, di fatto, andranno a tutelano gli investimenti di grandi dimensioni, vale a dire quei progetti che vedono coinvolti investitori stranieri e che prevedono l'impegno di capitali importanti. Nel diritto internazionale, le norme sulla protezione degli investimenti esteri mirano a salvaguardarne l’esistenza e la consistenza, limitando la sfera di libertà dello Stato ospite nell’esercizio della propria autorità verso i beni stranieri e quindi gli investimenti esteri. In particolare – si legge nei testi giuridici - lo Stato ospite non può privare arbitrariamente gli stranieri dei loro beni, deve assicurare agli investimenti esteri la tutela stabilita dal diritto interno, nonché l’adozione di misure preventive e repressive qualora siano oggetto di attentati, minacce o pregiudizi. Insomma una forma di garanzia generale che deve mettere qualunque investitore al riparo da cattive sorprese. A preoccupare il Gruppo Borletti, che più di una volta lo avrebbe fatto presente ai suoi interlocutori istituzionali, sarebbe il rischio di vedere modificate norme e convenzioni in corso d'opera. Vale a dire che una volta dato corso agli investimenti previsti, qualcosa potesse metterli a rischio o compromettere la migliore riuscita del progetto. Non lo dicono chiaro e tondo, ma il referendum appena celebrato sulla loro idea di investimento, li avrebbe messi in allerta, spingendoli a porsi alcuni interrogativi sulla volatilità della politica e sulla fragilità di un sistema. Oggi, alla vigilia dell'avvio dei lavori, invocano forme di tutela avanzate, in assenza delle quali sarebbero anche propensi a riconsiderare l'investimento. Quella legge, insomma, diventa la “conditio sine qua non” per la realizzazione del progetto. Ancora i terreni individuati non sono stati acquistati e, nel caso, la trattativa potrebbe anche interrompersi. Per ora si è dato il via ai negoziati con le imprese edili che dovranno portare avanti i lavori. Sono stati consegnati diversi preventivi, compreso quello del consorzio delle imprese sammarinesi appositamente costituito, e presto si potrà sapere chi si sarà aggiudicato gli appalti.
SB

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