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Nella maggioranza italiana non si spengono le polemiche sul cosiddetto processo breve

30 ago 2010
Futuro e Libertà conferma la richiesta di ridiscutere alla Camera il testo della legge sul cosiddetto processo breve votata dal Senato. Ma il Pdl dice no alla trattativa continua. Per Maria Ida Germontani, senatrice del gruppo dei finiani, processo breve, legge elettorale e collegio uninominale possono rappresentare oggetto di trattativa e di accordo, ma tutti presuppongono la revoca dell'espulsione di Gianfranco Fini. Questa è la pre-condizione per qualsiasi trattativa su qualsivoglia argomento. Sollevare questioni di lana caprina solo su di un punto come fa qualcuno, afferma il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto non aiuta il buon esito dei rapporti che invece vanno chiariti in modo definitivo rispetto all’adesione o meno dei 5 punti programmatici evidenziati da Berlusconi. La situazione, dice, è più semplice di quanto non si voglia far credere. Il processo breve ideato per snellire l'iter e fare chiarezza rispetto a una durata incerta e troppo spesso arbitrale dei processi rientra a pieno titolo nella riforma della giustizia . Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ribadisce che sotto la dicitura processo breve si cela un trucco. Ovvero, si cancella un numero enorme di processi per eliminarne un paio che interessano al premier. Bersani, torna a chiedere ''coerenza'' ai finiani, che su questo tema hanno espresso a lungo la loro disapprovazione. Intanto secondo il Procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri, per come è stato concepito il processo breve è un grande regalo a tutti, alla mafia e non solo.

Sonia Tura

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