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Politica estera in primo piano nella riunione dell’esecutivo del Patto

8 nov 2010
San Marino - Politica estera in primo piano nella riunione dell’esecutivo del PattoPolitica estera in primo piano nella riunione dell'esecutivo del Patto
Politica estera in primo piano nella riunione dell'esecutivo del Patto
E’ un tema che divide, quello dell’Europa, e che vede differenti scuole di pensiero nel panorama politico sammarinese, sul quale presto si terrà un dibattito ad hoc in Consiglio Grande e Generale. “Nessuna decisione è ancora stata presa” ricorda il Patto, replicando alle affermazioni della Fondazione 2020 e, in particolare, al suo Presidente, Antonio Valentini, esprimendo qualche perplessità sulla loro spinta decisa verso l’adesione a pieno titolo. “Da alcuni mesi – scrive in una nota la coalizione di maggioranza – un gruppo di lavoro ha approfondito questi temi, si sono acquisiti ulteriori dati, negli incontri ufficiali con esponenti dell’Unione Europea e con rappresentanti di altri piccoli Paesi europei, come Andorra e Liechtenstein, interessati ad un percorso di integrazione all’Unione Europea. Dialoghi dai quali sono emerse preziose collaborazioni. “Non abbiamo alcuna volontà di nascondere nulla – afferma il Patto – ma intendiamo passare dalle chiacchiere inutili agli atti concreti ed affrontare in maniera pragmatica il percorso di integrazione con l’Unione Europea. Ci sono elementi che vanno valutati attentamente, come i costi dell'adesione e delle infrastrutture burocratiche, gli effetti della libertà di circolazione e di insediamento, di esercizio della professione, la completa apertura della propria economia alla concorrenza, così come i tempi reali di un percorso di adesione e le attuali volontà politiche dei paesi membri. “Piuttosto che dispensare anatemi sullo Spazio Economico Europeo, scelta a cui si stanno interessando altri piccoli paesi europei - manda a dire il Patto a Valentini e alla Fondazione 2020 - sarebbe meglio calarsi in una dimensione più aperta e costruttiva. Spetterà comunque ai cittadini decidere, ma in base a ragionamenti e dati precisi e non alle verità preconfezionate o peggio ancora - conclude - in funzione alla polemichetta politica del momento”.

Sergio Barducci

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