Politica estera, famiglia, istruzione e ordine pubblico. I Sammarinesi per la Libertà annunciano le loro iniziative in questi settori del programma. 'Abbiamo scelto la strada più difficile – dice il presidente Rossi - quella di proporre le idee non le polemiche. La famiglia al centro, con politiche di supporto, le associazioni familiari al tavolo di discussioni legislative, l’istituzione di consultori, l’equiparazione dei genitori adottivi a quello naturali attraverso norme ad hoc, il potenziamento in territorio delle strutture per anziani; bisogna inoltre disciplinare la regolamentazione delle badanti, così come creare centri di aggregazione per i giovani, non solo di svago'. Poi uno screening sulla realtà sammarinese per quanto riguarda la disabilità, per adeguare normative ormai obsolete e dare maggiore sostegno alle famiglie. In quest’ottica diventa importante anche il discorso dell’educazione e della formazione. I Sammarinesi per la Libertà chiedono l’innalzamento dell’obbligo scolastico e maggiore scambio culturale con l’esterno; manca anche una graduatoria degli insegnanti di sostegno. Necessario poi proseguire nel progetto di sicurezza: i sono ancora palestre piccole e poco sicure. Discorso a parte sulla sicurezza, dove Spl chiede il ripristino del collegamento con la banca dati del ministero degli interni italiano e maggiore collaborazione con Interpol ed Europol; un centro elaborazione dati che coinvolga i tre corpi e un potenziamento sia negli uomini, che nei mezzi e strumenti. Infine, si chiede una nuova normativa sulle residenze e permessi di soggiorno. Per quanto riguarda la politica estera ribadito il no all’adesione all’Europa, per fare invece accordi mirati con i singoli stati: 'Ci sono elementi - ha detto Monica Bollini - che ci fanno affermare che l'adesione sarebbe negativo, come la libera circolazione delle persone, lo stabilimento delle attività economiche e la libera intestazione degli immobili'.
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