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Fake news nella storia

I falsi "storici", le bufale del passato

di Stefano Coveri
15 mag 2019
Fake news nella storia

Le fake news non sono cosa di questi anni...in passato ce ne sono state raccontate davvero delle belle, piuttosto convincenti e..ci siamo cascati in pieno. Eccone alcune.

-New York, 30 ottobre 1938: la  CBS rasmette un adattamento della Guerra dei Mondi (War of the Worlds). Lo sceneggiato, che descrive un'invasione aliena, viene recitato al presente da un giovane Orson Welles, che è anche regista del programma. Si trasmettono una serie di comunicati e bollettini concitati che lasciano gli spettatori sempre più allarmati. E quella che è nata come un esperimento radiofonico finisce per spaventare milioni di americani scatenandi il panico, che non è stato semplice controllare.

-Nell'aprile 1874, il quotidiano newyorkese New York World pubblicò la lettera di un presunto esploratore tedesco, Karl Liche, che raccontava di sacrifici umani perpetrati dalla tribù dei "Mkodo" in Madagascar. Questa popolazione offriva vittime designate a piante assassine che stritolavano le membra umane come serpenti, le cosiddette " piante mangiauomini".

-Nel 1918, attorno ad alcune fotografie realizzate l'anno prima nelle campagne inglesi da due cugine di 10 e 16 anni, scoppiò un vero caso mediatico. Le immagini ritraevano le ragazze giocare con alcune creature alate simili a fate. La vicenda coinvolse persino Arthur Conan Doyle (creatore del personaggio di Sherlock Holmes) che cascò nella bufala e credette le foto una chiara prova dell'esistenza di creature soprannaturali, sull'onda del diffuso spiritismo dell'epoca. Solo nel 1966 le donne, ormai nonne, ammisero di aver realizzato le sagome delle fate con figure di cartone, ispirate dalle illustrazioni di un libro.

-Chiuderei con le sirene: tra i pescatori giapponesi e malesi l'usanza di ricavare creature ibride attaccando la testa di una scimmia al corpo di un pesce fu per diversi secoli tradizionalmente diffusa, anche per scopi religiosi: i navigatori americani se ne accorsero per la prima volta nel 1822, quando il capitano Samuel Barrett Edes acquistò uno di questi oggetti da un marinaio giapponese, e lo cedette poi in mostra a un museo londinese. Si diceva che fossero sirene catturate vicino alle isole Fiji, ma le circostanze dei ritrovamenti erano volutamente lasciate vaghe. 

Ce ne sono tante altre...ma oggi con i social si fatica, a volte, a distinguere la realtà dalla finzione...per questo suggerisco , ogni volta, di verificare, su più fonti la veridicità delle notizie, per non cadere in trappole e falsità che non sono un bene per nessuno.


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