Qualcuno, da qualche parte l’ha chiamata la “generazione zero tituli”. Sono quelli che non c’erano a Berlino e che vorrebbero il Sud Africa fosse il loro mondiale. A cominciare da dietro, dove Maggio soffia con buone chance sul posto di Zambrotta. A centrocampo Gattuso, che ha annunciato l’addio all’azzurro, deve respingere l’attacco di Marchisio. Mentre il sorpasso sulla fascia è avvenuto con Pepe davanti a Camoranesi. E davanti la concorrenza è spietata con il solo Pazzini sicuro di giocare. Domani sera in un modo o in un altro, l’Italia dovrà battere il Paraguay per confermarsi all’esordio la numero uno. Già numeri uno. Un vero numero uno Capello, ne sta cercando un altro. In porta. Perché a rovinare il debutto dell’Inghilterra, subito avanti con il capitano Gerrard, ci ha pensato Green. Imbarazzante sul tiro di Dempsey che da il pari agli Stati Uniti. All’ora di pranzo Capello non è il solo a maledire il suo portiere. Anche l’Algeria lascia l’intera posta alla Slovenia premiata da questo gol sul quale il portieraccio tenta un improbabile bagher.
Ma oggi gli africani festeggiano la prima vittoria del loro mondiale. Un rigore di Gyan Asamoah stende la Serbia nel frattempo rimasta in 10. La festa continua.
Ma oggi gli africani festeggiano la prima vittoria del loro mondiale. Un rigore di Gyan Asamoah stende la Serbia nel frattempo rimasta in 10. La festa continua.
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