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Il mondo del calcio piange la scomparsa di Socrates

6 dic 2011
Il mondo del calcio piange la scomparsa di Socrates
Il mondo del calcio piange la scomparsa di Socrates
Un'infezione intestinale frutto di una cirrosi epatica, lo ha schiantato all'età di 57 anni. Alcool e sigarette sono stati per lui croce e delizia. Socrates, il calciatore-filosofo, ha provato a smettere mille volte ma, diceva perché dovrei cercare di mostrarmi diverso da quello che sono? Fino a quando ha messo scarpette e calzoncini era un piacere vederlo giocare, corse vellutate, sempre pronto ad inventare qualcosa, tocco di palla fantastico con un vizietto congenito: il colpo di tacco, emblema dell'inessenziale calcistico. Capitano nel 1982 di un super Brasile, quello di Zico e Falcao, cacciato dal Mondiale spagnolo dalla tripletta di Pablito Rossi. Socrates è arrivato in Italia nel campionato '84-'85 vestendo la maglia della Fiorentina, senza lasciare tuttavia un gran segno. In patria poi ha cominciato ad occuparsi anche di politica, le sue passioni: 'la bola' e Che Guevara. Veniva chiamato dottore per via di quella laurea in medicina, così rara fra i calciatori.

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