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Lega Pro, il Pisa vede la promozione: 4-2 al Foggia

6 giu 2016
Lega Pro, il Pisa vede la promozione: 4-2 al Foggia
Lega Pro, il Pisa vede la promozione: 4-2 al Foggia - Doppietta di Mannini con in mezzo le reti di Varela e Cani. Il Foggia risale fino al momentaneo 2-2...
Capienza aumentata di 1600 unità in occasione dell'andata della semifinale play-off tra Pisa e Foggia, perché i canonici 10000 posti dell'Arena Garibaldi non erano sufficienti a contenere l'entusiasmo cittadino e pugliese.
Pisa avanti in un batter d'occhio: l'insistita azione di Varela si risolve in un flipper che manda in porta Mannini – giudicato in posizione regolare – dopo il liscio di Loiacono. Sul morbido pallonetto dell'ex Napoli, il Pisa prova a spiccare il volo, sospinto dal grido immane dell'Arena, che bissa al 12' quando Cani – innescato da Mannini – vince il duello fisico con Vacca e apparecchia per il raddoppio di Varela, al quarto gol in post season, su gentile concessione di Narciso.
Verna ha sul destro il pallone del 3-0, ma spreca la torre di Cani.
Guai a dare per morto il Foggia: quelli di De Zerbi tornano in corsa sull'asse Sarno-Chiricò. Quello che a Prato era poco più di una comparsa, è divenuta splendida realtà dei Satanelli, battendo con un gran sinistro un incolpevole Bindi.
La partita è splendida e il Foggia la rimette in equilibrio con un altra intuizione dalla trequarti: Pietro Iemmello si inserisce alle spalle di Lisuzzo e capitalizza lo spazio concessogli col colpo di testa che significa 2-2 e 36° esultanza in stagione. Nessuno come lui in categoria.
L'occasione per completare la rimonta è sempre per Iemmello che al 69' non riesce a sfruttare il pallone recuperato da Agnelli, sbattendo su un monumentale Giacomo Bindi che nemmeno deve intervenire sul mancino – stavolta sballato – di Chiricò. Disperazione sulla panchina pugliese, manco avessero fiutato quello che sarebbe accaduto di lì a poco: due minuti e mezzo per l'esattezza, il tempo necessario a Bindi di rilanciare lungo per l'ennesimo rimpallo con Coletti e Cani protagonisti. L'attaccante albanese è poi fenomenale nell'andare a sfruttare l'assist del solito Mannini, tramutandolo nella splendida rete del 3-2 che torna a dar voce ai 10000 nerazzurri presenti sugli spalti e arringati da quel capopopolo che è Ringhio Gattuso.
Il Foggia accusa il colpo e va al tappeto sul successivo montante, che parte dalla combinazione a mancina tra Avogadri e Mannini: il numero 16, dopo aver sbattuto una prima volta su Narciso, frana a terra conquistandosi un calcio di rigore sacrosanto ed accolto a dir poco con entusiasmo dalla panchina. Trasformazione intelligente, da regola, quella dell'esperto centrocampista di Gattuso, che sceglie una traiettoria alta e centrale – se è vero che il portiere si butta sempre.
Finisce 4-2, con Gattuso che già fa pretattica in vista del ritorno di domenica prossimo allo Zaccheria dove – dice – i suoi “[...] andranno con l'elmetto in testa e si faranno il segno della croce [...]”. i due gol di vantaggio dovranno essere difesi dalla voglia di rivalsa del Foggia e dai 17000 che spingeranno i Satanelli di De Zerbi dagli spalti.

LP

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