La trentaseiesima edizione della Dakar va in archivio nel segno dei piloti spagnoli. A cominciare dalle lacrime di Nani Roma. Un pianto liberatorio per il pilota di Barcellona, al suo primo successo tra le auto.
Il tutto dopo il polverone alzato dal francese Peterhansel che aveva scavalcato il compagno di squadra nella penultima tappa, dopo che il team aveva congelato le posizioni, per evitare inutili rischi.
Tensione cancellata dallo stesso Peterhansel che ha rimesso le cose a posto, rendendo la posizione al pilota spagnolo.
Il francese ha atteso i compagni di squadra a 24 chilometri dall'arrivo, per celebrare la storica triplette della Mini, con il terzo posto assoluto di Nasser Al-Attiyah.
Nessuna sorpresa invece, tra le moto.
Allo spagnolo Marc Coma sono state sufficienti tre vittorie di tappa e condotta senza prendere grossi rischi, per conquistare il quarto successo in carriera.
Rammarico e non si può aggiungere altro per il connazionale Barreda.
Il portacolori di casa Honda, che si è aggiudicato quattro delle tredici prove speciali, è stato tradito dalla rottura dello sterzo, ha pagato un ritardo di quasi tre ore nella dodicesima tappa e si è dovuto accontentare del settimo posto finale.
Dalla delusione di Barreda alla felicità di Jordi Viladoms, guarda caso altro pilota spagnolo che ha conquistato il secondo posto, davanti al francese Olivier Pain.
La grande rimonta di Cyril Despres, invece, si ferma ad un passo dal gradino più basso del podio.
Da sottolineare il diciannovesimo posto di Paolo Ceci, il migliore dei piloti italiani.
Chi ricorderà a lungo la Dakar 2014 è sicuramente il cileno Casale, vincitore della classifica dei Quad e accolto come un autentico eroe, all'arrivo di Valparaiso.
Una Dakar che non si è fatta mancare nulla e si è chiusa con l'ennesimo colpo di scena.
Il russo Karginov, in testa alla classifica dei camion, è stato bloccato da un incidente nel corso dell'ultima speciale, ha perso circa 5 minuti per soccorrere la vettura del cinese Zohu ed è stato scavalcato in classifica dall'olandese De Rooy.
La giuria però, ha deciso di cancellare il tempo perso dal pilota russo, proclamando proprio Andrey Karginov, vincitore della Dakar nella categoria dei camion.
Il tutto dopo il polverone alzato dal francese Peterhansel che aveva scavalcato il compagno di squadra nella penultima tappa, dopo che il team aveva congelato le posizioni, per evitare inutili rischi.
Tensione cancellata dallo stesso Peterhansel che ha rimesso le cose a posto, rendendo la posizione al pilota spagnolo.
Il francese ha atteso i compagni di squadra a 24 chilometri dall'arrivo, per celebrare la storica triplette della Mini, con il terzo posto assoluto di Nasser Al-Attiyah.
Nessuna sorpresa invece, tra le moto.
Allo spagnolo Marc Coma sono state sufficienti tre vittorie di tappa e condotta senza prendere grossi rischi, per conquistare il quarto successo in carriera.
Rammarico e non si può aggiungere altro per il connazionale Barreda.
Il portacolori di casa Honda, che si è aggiudicato quattro delle tredici prove speciali, è stato tradito dalla rottura dello sterzo, ha pagato un ritardo di quasi tre ore nella dodicesima tappa e si è dovuto accontentare del settimo posto finale.
Dalla delusione di Barreda alla felicità di Jordi Viladoms, guarda caso altro pilota spagnolo che ha conquistato il secondo posto, davanti al francese Olivier Pain.
La grande rimonta di Cyril Despres, invece, si ferma ad un passo dal gradino più basso del podio.
Da sottolineare il diciannovesimo posto di Paolo Ceci, il migliore dei piloti italiani.
Chi ricorderà a lungo la Dakar 2014 è sicuramente il cileno Casale, vincitore della classifica dei Quad e accolto come un autentico eroe, all'arrivo di Valparaiso.
Una Dakar che non si è fatta mancare nulla e si è chiusa con l'ennesimo colpo di scena.
Il russo Karginov, in testa alla classifica dei camion, è stato bloccato da un incidente nel corso dell'ultima speciale, ha perso circa 5 minuti per soccorrere la vettura del cinese Zohu ed è stato scavalcato in classifica dall'olandese De Rooy.
La giuria però, ha deciso di cancellare il tempo perso dal pilota russo, proclamando proprio Andrey Karginov, vincitore della Dakar nella categoria dei camion.
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