L'abbiamo vista tutti, piccola e stracarica, viaggiare per vie, corsi e strade. Onnipresente e onnipotente, ha svolto e stravolto mille ruoli. Sbilenca e zoppicante, con le ruote posteriori storte, appesantita da centinaia di chili di lamiera e pezzi di ferro. E’ ovunque, come l’insetto a sei zampe. Realizzata con logica inesorabile dalla Piaggio nel 1948, l’Ape è frutto della necessità di trasportare gli oggetti in modo rapido ed economico. Una ruota in più deciderà il destino e la durata della sua laboriosa vita. Esistenza fatta di enormi carichi, decine di migliaia di chilometri e poca manutenzione. In Vespa si va a spasso, con al massimo la manciata delle poche decine di chili della fidanzata. Sull’Ape si lavora, con alle spalle centinaia di chili di merce. Materie varie che, di una dolce metà, non hanno né il sapore né la voce. Niente vacanze a Roma, ma solo l’onere del duro lavoro svolto sulle strade, arrancando con coraggio sulle mulattiere, nei campi e nelle strade sterrate. Niente ruoli da protagonista, zero riflettori, e nessuna pensione dorata nei garage dei collezionisti. Ed allora sono i giovanissimi a decidere di utilizzarla e renderla aggressiva e competitiva. 20 concorrenti suddivisi in tre categorie hanno viaggiato a ritmo sostenuto sugli sterrati di Galavotto ( frazione del castello di Chiesanuova Repubblica di San Marino). Divertimento e spettacolo, con Loris Rosati davanti a tutti nella categoria 140, Francesco Gennarini 450, e Luca Ambrogiani negli over. In repubblica anche il sesto Revival Prc Corse di San Marino, gara di regolarità per auto storiche e moderne. Affermazione per l’equipaggio forlivese del team Le Fonti, Roberto Regitori – Adriano Casadei su lancia fulvia, a completare il podio due equipaggi Associazione Regolaristi Sammarinesi. Maroncelli – Ercolani su Ford Escort Rs e Pezzi – Muccini su R5 GT turbo.
Lorenzo Giardi
Lorenzo Giardi
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