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Abolita la Carta di soggiorno nella UE, a San Marino normativa invariata

11 apr 2007
San Marino
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Da oggi sono concretamente e a tutti gli effetti cittadini europei. Tedeschi e francesi, ma anche polacchi e sloveni, come anche i cittadini di Bulgaria e Romania, Stati che hanno adottato la bandiera a 12 stelle dallo scorso 1 gennaio, portando a 27 i paesi membri dell’Unione.
In attuazione della direttiva comunitaria sul soggiorno e la libera circolazione, tutti i cittadini della UE che intendano vivere in Italia non dovranno più richiedere la Carta di soggiorno che viene, di fatto, abolita.
Potranno circolare e abitare nello stivale per tre mesi, senza alcuna condizione. Lavoratori, autonomi o subordinati, studenti, chiunque sia in possesso di assicurazione sanitaria o in grado di provvedere da solo alla propria assistenza sociale, potrà poi soggiornare anche per periodi superiori ai 90 giorni. Basterà la sola iscrizione all’anagrafe del Comune di riferimento.
Procedure dunque più snelle in Italia, dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo n.30/2007.
A San Marino non cambia nulla: la legge di riferimento è sempre quella del 4 settembre 1997.
Lo straniero, sia cittadino europeo o extra-CEE deve dare comunicazione alla Gendarmeria della sua presenza in territorio, già dopo le 48 ore di permanenza.
Il permesso di soggiorno turistico (rilasciato anche a chi permane per motivi di cura o di istruzione) ha la durata di tre mesi e va poi rinnovato. Quello stagionale, per la categorie di lavoratori del settore turistico-alberghiero e assistenziale è invece legato al contratto di lavoro.
Si chiamerà poi soggiorno continuativo se legato a un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e, in questo caso, verrà rilasciato dal Congresso di stato.
Modifiche recenti, per snellire le procedure, sono invece state apportate, per esempio, per una categoria di lavoratrici come le badanti, attraverso il primo regolamento che disciplina l’assistenza privata agli anziani, istituendo un Registro assistenza all’Ufficio del lavoro e il rilascio di un nulla-osta a tempo determinato per un periodo di 11 mesi prorogabili.

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