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Chiusura filiale Carisp di Chiesanuova, la Giunta chiede risposte alle Finanze

di Monica Fabbri
9 feb 2022

Non sono passate inosservate le parole del Capitano di Chiesanuova Marino Rosti e l'appello ad una maggiore attenzione ad un Castello che, seppur piccolo, pretende rispetto. La chiusura dal primo marzo della filiale della Cassa di Risparmio è stata al centro, ieri sera, della riunione della Giunta. Da tempo l'apertura al pubblico è limitata a due mattine a settimana, i conti sono passati alla filiale di Gualdicciolo, ma un Castello periferico come Chiesanuova – fa notare Rosti – non può rinunciare ai servizi, ricordando le difficoltà dei correntisti anziani di usare l'home banking e di spostarsi. L'amarezza è tale che non esclude di rimettere il mandato. La Giunta ha deciso di scrivere alla Segreteria Finanze sollecitando, in caso di decisione definitiva, un incontro pubblico per spiegarne le ragioni.



Dall'opposizione si alza, intanto, la voce di Libera: “La chiusura della locale filiale di Carisp – attacca - la dice lunga sulle priorità della governance e dello stesso Congresso di Stato. Se è vero che mancano i soldi per i sammarinesi, che in questo modo perdono un fondamentale presidio del territorio – provoca il partito - per assumere i compagni di merenda qualche euro si trova sempre”. Una prima risposta al Capitano arriva dal Segretario al Lavoro Teodoro Lonfernini. Assicura che la questione verrà portata all'attenzione delle Segreterie competenti, rimarcando al contempo la piena autonomia gestionale di Carisp. “La scelta – spiega l'Amministratore Delegato di Cassa Gianfranco Vento - è stata motivata dalla volontà di ridurre i costi gestionali ed incentivare la clientela all'utilizzo dei canali on line”. Ma la partita non pare chiusa. Considerando infatti il risparmio contenuto e il rischio di perdere clienti - diversi correntisti del Castello si dicono infatti pronti a cambiare banca - potrebbero anche essere rivalutati costi e benefici dell'operazione.




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