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Coronavirus: per la prima volta, a San Marino, il numero dei guariti supera quello dei decessi

Emerge un cauto ottimismo dall'analisi dei dati forniti questa mattina, nella conferenza stampa del Gruppo di Coordinamento per le emergenze sanitarie. Nessun decesso, 8 guariti, 7 nuovi contagi; ma i tamponi di cui si è avuto l'esito erano ben 55

5 apr 2020

Il Dirigente dell'Authority Sanitaria ha sottolineato un dato che quantomeno fa bene al morale, nella lotta contro questo nemico invisibile. Per la prima volta, a San Marino, il numero dei guariti supera quello dei decessi correlati al covid-19. Nelle ultime 24 ore, infatti, 8 persone hanno superato la malattia; in totale, ora, sono 35. E soprattutto, per il secondo giorno consecutivo, non si sono registrati decessi. E' vero, anche oggi i nuovi contagiati sono 7; un dato che, tuttavia, deve essere valutato sulla base dei ben 55 tamponi di cui si è avuto l'esito. E si registra anche una nuova dimissione dall'Ospedale, per migliorate condizioni cliniche; mentre i pazienti in trattamento scendono a 199. I ricoverati attualmente sono 48, dei quali 14 in terapia intensiva. 418 le quarantene domiciliari attive. Ma guai abbassare la guardia, sottolinea il Dottor Rinaldi. Il cammino è ancora lungo, e occorre evitare in tutti i modi il rischio di una ricaduta violenta. 14 i tamponi in attesa di risposta. In conferenza stampa si è approfondita la situazione dei pazienti positivi al covid, ma che non necessitano di un ricovero in Ospedale. Si stanno infatti valutando alternative alle quarantene domiciliari, specie quando è complicato – nella stessa abitazione - distanziare il malato dagli altri componenti della famiglia. Per garantire un adeguato isolamento, “sono state prese in considerazione – afferma il Segretario di Stato alla Sanità – una serie di opzioni”; si pensa insomma di attivare strutture ad hoc. Ad oggi – tuttavia - vi è stata necessità di sistemare solo 2 persone al di fuori del proprio domicilio. Da Roberto Ciavatta anche una risposta al recente problema della coda alle farmacie. Infine una riflessione sul decreto di ieri, che proroga le restrizioni fino al 20 aprile; una settimana, in più – dunque – rispetto al provvedimento adottato oltreconfine. Pensiamo che sarà la stessa Italia – ha detto Ciavatta – a dover prolungare nuovamente i suoi decreti; “in ogni caso c'è sempre la possibilità – qualora le cose dovessero andare meglio rispetto a quanto possiamo prevedere – di abrogare il decreto anticipatamente”.

Nel servizio le interviste Skype al Dirigente dell'Authority Sanitaria Gabriele Rinaldi e al Segretario di Stato alla Sanità Roberto Ciavatta


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