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È il Giorno del Ricordo: Coriano inaugura la piazza "Martiri delle Foibe"

Bonaccini: "Siamo sollecitati a richiamare quel passato per renderci custodi e prenderci cura oggi di quella tragedia, perché fatti simili non debbano più accadere".

10 feb 2022
È il Giorno del Ricordo: Coriano inaugura la piazza "Martiri delle Foibe"

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Mario Draghi parteciperanno nel pomeriggio al Senato a una celebrazione del 'Giorno del Ricordo' istituito per ricordare il dramma degli esuli dall'Istria e dalla Dalmazia e la tragedia delle foibe. Altre commemorazioni sul Carso triestino, a Monrupino e Basovizza, dove si trovano alcune delle cavità naturali dove vennero gettate migliaia di vittime.


A Coriano la cerimonia di inaugurazione della piazza di via Pedrelli, dedicata ai Martiri delle Foibe. Una cerimonia che ha visto le istituzioni, in primis la sindaca Domenica Spinelli, insieme alle forze dell'ordine, di volontariato. Presente anche la IB dell’Istituto Comprensivo di Coriano. “Abbiamo voluto testimoniare con un atto concreto come l’intitolazione di una piazza il nostro pensiero nel Giorno del Ricordo – ha detto il primo cittadino corianese – perché non siano mai dimenticati i tanti italiani massacrati nelle fosse dal regime comunista di Tito. Ringrazio tutti i presenti, sono felice di vedere gli studenti delle nostre scuole perché è giusto che loro conoscano tutto delle tragedie passate e non solo una parte. Abbiamo voluto arricchire questa cerimonia con una poesia perché tutti possano raccogliersi e pregare in questo giorno che ci riporta indietro nel tempo tragicamente segnato dalla storia”.

"Con le parole definiamo la realtà, il nostro mondo, ma sono importanti anche perché agiscono, fanno accadere qualcosa quando le pronunciamo. Ecco, allora, il senso del ricordo, il ritorno immediato al dramma legato al 10 febbraio, che la legge nazionale ha giustamente istituito come giorno in cui conserviamo e rinnoviamo 'la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra', e dell'intera vicenda del confine orientale". Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, "Siamo sollecitati a richiamare quel passato - prosegue il presidente - per renderci custodi e prenderci cura oggi di quella tragedia, perché fatti simili non debbano più accadere.





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