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FAO: proseguono i lavori del Comitato per la Sicurezza Alimentare

31 ott 2006
FAO
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La fame nel mondo continua ad aumentare, a dispetto dei progetti internazionali che intendevano dimezzarla entro il 2015. Ogni anno, anzi, il numero delle persone sottoalimentate, aumenta di 4 milioni. Oggi, su circa 6 miliardi di abitanti presenti sul pianeta, circa 854 milioni, non mangeranno niente o mangeranno pochissimo, molto di meno rispetto a ciò che sarebbe necessario. Cosa fare, dunque, per ridurre in maniera significativa questo problema? E quello che sta cercando di capire il Comitato per la Sicurezza Alimentare della Fao, nella riunione che proseguirà fino a sabato prossimo.
Su alcune linee c'è ampia condivisione, come ci ha fatto sapere Daniela Rotondaro, l'ambasciatore di San Marino presso la Fao, che sta partecipando attivamente al Comitato per la sicurezza alimentare. Occorrono quindi interventi di carattere internazionale, come quelli che può offrire l'organizzazione delle Nazioni Unite sull'Alimentazione e l'Agricoltura, ma anche e soprattutto interenti da parte dei singoli governi nazionali. Il diritto all'alimentazione deve essere riconosciuto ovunque a prescidere dai sistemi politici di governo. La lotta alla fame va fatta con un approccio olistico. La fame, in sintesi, si combatte anche garantendo i diritti umani, alla salute, all'educazione. E in particolare l'educazione delle donne che hanno un ruolo fondamentale, perchè sono madri e nelle economie rurali possono svolgere una funzione determinante. Paradossalmente, nel mondo, la produzione agricola è in eccesso, rispetto alla domanda. C'è però un problema di ripartizione e accesso alla priduzione. E qui entra in gioco il ruolo della comunità internazionale che può fare molto per correggere questo squilibrio. La Fao, dal canto suo, sta affrontando un processo di riforma, parallelamente a quello in corso alle Nazioni Unite. L'obiettivo è rendere l'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura, più efficace nei suoi interventi, attraverso una sorta di specializzazione, come già avviene nell'ambito dell'assistenza tecnico-agricola.

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