Teniamoci pronti, perché - secondo alcuni esperti – anche quest'anno il virus influenzale sarà particolarmente aggressivo e debilitante. Il ceppo principale, che ci accompagnerà durante i mesi invernali, pare sia ancora l'H1N1: protagonista delle passate stagioni. Per il controllo della diffusione dell'epidemia si raccomanda innanzitutto un semplice gesto quotidiano – lavarsi spesso le mani -; ma l'arma principale è il vaccino: raccomandato per gli ultrasessantacinquenni, i soggetti con malattie croniche all'apparato respiratorio, o affetti da patologie che provocano un abbassamento delle difese immunitarie. Sul Titano – afferma il responsabile del settore Cure Primarie e Salute Territoriale, Tiziano Bugli – la somministrazione inizierà ai primi di novembre: un paio di settimane dopo rispetto all'Italia, dove lo scorso anno la notizia di un lotto potenzialmente pericoloso causò un crollo delle vaccinazioni. I risultati – nel Belpaese - furono pesanti: 485 episodi di elevata gravità e 160 decessi. In quella occasione il vaccino per così dire incriminato - e poi scagionato dalle analisi dell'Istituto Superiore di Sanità - era il Fluad. “A San Marino – sottolinea Bugli – avevamo optato invece per l'Agrippal S1, che molto probabilmente adotteremo anche quest'anno”. I risultati, infatti, furono soddisfacenti. Nel corso dell'inverno – da parte dei vaccinati - giunse un'unica segnalazione di effetti collaterali, comunque non gravi; in ogni caso non venne accertata una diretta correlazione con la somministrazione dell'Agrippal S1
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