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Informazione: Dg Romeo alla politica, "Cambiate quella legge"

Il Direttore generale di San Marino Rtv intervistato da La Serenissima

5 feb 2020

E' un'analisi a 360° quella di Carlo Romeo, in apertura su "La Serenissima", che spazia dall'Emittente di Stato alla politica.  Il Direttore generale di Rtv chiede di rivedere la legge sull'Informazione, basata su quella italiana: "Si poteva copiare di più e meglio", ricordando poi le polemiche in difesa delle nomine parlamentari per le Autorità, compresa quindi quella per l’Informazione. "Il Parlamento nomini pure cinque giornalisti, se vuole, ma lo deve fare in piena coscienza e senza vincoli, per intenderci. La paura del Parlamento che fa il suo dovere è la paura della democrazia”. Ecco dunque che si rivolge al nuovo governo, a cosa confermare e cosa cambiare, facendo un passo ulteriore e vestendo i panni di analista politico, per guardare al recente passato, ad una coalizione, Adesso.sm, che ha peccato di presunzione: "L’ho scritto in tempi non sospetti, con il 30% dei voti, si deve cercare un dialogo con opposizioni e parti sociali mentre in alcuni contesti di governo ha prevalso una sorta di arroganza che francamente ha fatto più danni che altro", pur riconoscendo il buon lavoro di alcune segreterie.

"Nel nuovo governo vedo più squadra - prosegue Romeo - più attenzione condivisa ai problemi con un ragionevole ottimismo concreto". Citando l'esperienza di alcune forze storiche e la professionalità politica di quelle più recenti, "sempre documentati in Aula".

Una squadra che dovrà affrontare da subito la difficile partita della riassegnazione delle frequenze e ridefinire la convenzione con l’Italia. "Per la prima volta abbiamo richiesto a uno dei migliori esperti di fare una perizia sul valore dei nostri canali, spiega il Dg. Difficile trattare senza sapere quale è realmente il valore dei propri titoli. Un’altra novità di questa trattativa è quella di considerare capidelegazione i reciproci Esteri. La settimana scorsa con la presidente Lorella Stefanelli abbiamo incontrato i nuovi vertici Eras, i segretari agli Esteri Luca Beccari e all’Informazione Teodoro Lonfernini, che hanno manifestato massimo interesse alla vicenda".

Poi quella che definisce una 'emergenza', cioè la nuova sede, "abbiamo riscontrato una volontà concreta e operativa per risolvere una volta per tutte il problema”.

L'intervista esclusiva si conclude guardando alla San Marino Rtv: "Il 2019 è stato un anno molto complesso. L’inversione del mercato pubblicitario in cui, pur mantenendo ancora la leadership la tv, si avverte il suo calo rispetto ai nuovi media, ha colpito anche Rtv". "Non chiuderemo per tante ragioni in attivo - spiega il Direttore generale ad Andrea Lattanzi - questo primo anno del terzo triennio, ma la situazione è sotto controllo anche perché continuiamo nel trend della riduzione delle spese". 

Ma resta la soddisfazione per un palinsesto che oltre a programmi storici come quello sulla salute di Luciano Onder, sul calcio con Italo Cucci ed Eraldo Pecci, la poesia in prima serata con Davide Rondoni, cioè tutto il top della offerta televisiva, ha visto partire il ciclo di film ‘Tempi Migliori’, dove si possono vedere per le nuove generazioni e rivedere i migliori film del cinema italiano degli anni ‘70 e ‘80, presentati da Giancarlo Dotto e "Il Colore dei Soldi" con Alan Friedman che spiega l'economia attraverso il cinema. 

Una Rtv che sta vivendo cambiamenti importanti, con il pensionamento di colonne storiche e la ricostruzione di una linea del Tg con una squadra tutta femminile che lavora in team. "Fare squadra forse è l’unica cosa che mi piacerebbe lasciare quando andrò via, dice Carlo Romeo, perché sono convinto che se si sa fare tutti squadra le cose marciano sempre".

Dg che resta a capo del commerciale, almeno per un anno, "Abbiamo fatto un contratto, peraltro in emergenza, con una società che può per contratto operare anche come procacciatrice di pubblicità, il cui titolare ha avuto modo di lavorare in questi anni nel team governativo che seguiva le frequenze. Non mi ha chiamato nessuno e non ho sentito nessuno, nel caso questo sia di qualche interesse. È mia abitudine - ammette in conclusione Romeo - di sbagliare di testa mia e ho una testa piuttosto dura”. 


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