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La seconda vita del “furgoncino delle Curiosità” che trasporta ancora sorrisi

di Filippo Mariotti
11 dic 2020
Foto di Aldo Micci
Foto di Aldo Micci

“Panta rei”, tutto scorre. E cambia. E così un mezzo di trasporto - quello del museo delle Curiosità, indimenticabile per turisti e residenti - che ci riporta agli “anni d'oro” del turismo a San Marino, cambia pelle, o meglio, cambia scopo e soprattutto passeggeri. A scoprire la “metamorfosi” del famoso furgoncino è Aldo Micci, grossetano ma legato dai natali a Valle Sant'Anastasio - Ca' Micci è infatti una sua frazione - e quindi, per continuità, alla Repubblica. 

Proprio uscendo da un supermercato nella via principale della sua città, si è imbattuto in quello strano mezzo. Ancora più “strani” erano i personaggi che gli giravano attorno. Erano clown, ma non quelli del circo. Clown di corsia, che hanno il nobile scopo di portare buonumore e allegria nei reparti d'ospedale, soprattutto in quelli pediatrici. Il signor Micci, incuriosito, si è quindi avvicinato ed ha scoperto che l'autoveicolo - che riporta ancora l'adesivo identificativo RSM - è ora utilizzato dai “simpaticissimi ragazzi dell'Associazione Ridolina”, come ha scritto poi in un post nella pagina Facebook “Che meraviglia San Marino”. La sua carrozzeria è ora forse meno lucida, il rosso e l'oro meno vivi, i pistoni – si presuppone – perderanno qualche colpo, ma il furgoncino, a dispetto di quanto scritto poco sopra e della sua età, non ha cambiato scopo: continua infatti a trasportare sorrisi.  



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