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Malattie cardiovascolari: impatto del Covid, fattori di rischio e importanza della prevenzione. Parola all'esperto

30 apr 2022
Michele Giulizia
Michele Giulizia

L'impatto del Covid-19 ha provocato un enorme peggioramento delle malattie cardiovascolari. Il 29 aprile riparte in tutta Italia la Campagna di Prevenzione Cardiovascolare Truck Tour Banca del Cuore 2022. Nel corso dei prossimi 7 mesi, da aprile a novembre, un Jumbo Truck appositamente allestito, tornerà a fare tappa nel cuore di oltre 34 città italiane, per offrire a tutti i cittadini la possibilità di sottoporsi ad uno screening cardiologico completo e gratuito, ponendo così l'attenzione sulla prevenzione cardiovascolare, oggi ancor più determinante dopo l'effetto aggravante che la recente pandemia ha avuto sotto diversi aspetti sul cuore degli italiani, con l'obiettivo di ridurre le morti cardiache che restano ancora oggi la prima causa di morte nel nostro Paese.

Benedetta de Mattei ha intervistato il prof. Michele Gulizia - Direttore Cardiologia Ospedale Garibaldi-Nesima di Catania e Presidente Fondazione per il Tuo cuore dei cardiologi ospedalieri italiani.

Che impatto ha avuto il Covid sulle malattie cardiovascolari?
L’impatto del Covid-19 ha provocato un enorme peggioramento delle malattie cardiovascolari in quanto la pandemia, negli ultimi due anni, non solo ha modificato in peggio gli stili di vita ma soprattutto ha ridotto il numero delle visite e dei controlli al cuore per il timore dei pazienti a recarsi negli ospedali. Numerosi studi hanno inoltre rilevato un incremento di patologie cardiovascolari in coloro che hanno sofferto la malattia COVID-19. I progressi nella terapia dell’infezione dal virus Sars-Cov2 in questi due anni ci ha insegnato che questa infezione virale può essere combattuta, ma non ancora debellata del tutto, e anche quando temporaneamente sconfitta può lasciare importanti strascichi al cuore, soprattutto dei pazienti cardiopatici, che purtroppo hanno pagato il maggior contributo in termini di mortalità e di morbilità. Ma a volte tali strascichi sono a carico anche in chi non soffre di problematiche cardiovascolari. La prevenzione diventa, dunque, oggi ancor più determinante poiché permette di evitare molti eventi cardiovascolari e per questo motivo poter identificare i maggiori fattori di rischio cardiovascolare ed essere consapevoli del proprio stato di salute è il primo passo per proteggere il nostro cuore.




Quali sono i principali fattori di rischio?
I fattori di rischio cardiovascolare non modificabili, sia per gli uomini che per le donne sono: età; sesso, poiché gli uomini entro la sesta decade generalmente sono più a rischio di sviluppare malattie cardiovascolari rispetto alle donne ma queste ultime, dopo la menopausa - quando viene meno la protezione ormonale - presentano un profilo di rischio che tende ad eguagliare quello maschile di maggiore rischio; familiarità.
I fattori di rischio modificabili che, se tenuti sotto controllo, possono aiutare a prevenire le malattie cardiovascolari sono invece: l’ipercolesterolemia, particolarmente della frazione LDL - il colesterolo cattivo - che ormai viene considerato fattore causale per lo sviluppo di patologia cardiovascolare aterosclerotica, poiché aumenta la probabilità che il colesterolo si depositi nella parete arteriosa formando delle placche che possono ingrossarsi fino ad ostruire l’arteria, determinando una ischemia del cuore per mancato afflusso di sangue; bassi valori ematici di HDL, il cosiddetto “colesterolo buono”; l’ipertensione arteriosa, che aumenta il rischio di sovraccarico del muscolo cardiaco, scompenso cardiaco e formazione e possibile rottura di aneurismi dell’aorta; il diabete, che se non correttamente controllato può favorire l’aterosclerosi che può causare danni multisistemici; la sedentarietà; il fumo di sigaretta.
Nonostante l’alta prevalenza delle malattie cardiovascolari ci tengo a sottolineare che queste sono in gran parte prevenibili attraverso l’adozione di stili di vita sani. Fondamentale, dunque, il controllo del peso, una sana alimentazione, un’attività fisica regolare e l’abolizione del fumo di sigaretta e soprattutto del consumo degli “energy drink”, perché fin dalla giovane età contrastare queste cattive abitudini aiuta a ridurre e/o a mantenere nei valori normali i livelli di pressione arteriosa, di colesterolemia, di glicemia a digiuno e l’indice di massa corporea.


La prevenzione è fondamentale, dal 29 aprile grazie alla Banca del Cuore i cittadini potranno gratuitamente sottoporsi a screening cardiologici completi, in che modo?
Il Progetto Nazionale di Prevenzione Cardiovascolare Banca del Cuore, da sempre attivo per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, riparte dopo due anni di sospensione obbligatoria per la grave pandemia che ci ha colpito e si mette gratuitamente a disposizione della popolazione con screening cardiologici volti non solo alla prevenzione in senso generale, ma anche e soprattutto ad aiutare la popolazione sana, e quella che ha sofferto il Covid19, a scoprire eventuali patologie ancora misconosciute e non evidenti del proprio sistema cardiovascolare. Nel corso dei prossimi 7 mesi, da aprile a novembre un Jumbo Truck appositamente allestito tornerà a fare tappa nel cuore di oltre 32 città italiane, per offrire a tutti i cittadini la possibilità di sottoporsi ad uno screening cardiologico completo e gratuito che comprende: screening di prevenzione cardiovascolare comprensivo di esame elettrocardiografico e screening aritmico; stampa dell’elettrocardiogramma con tutti i valori pressori e anamnestici presenti su BancomHeart; screening metabolico con il rilievo (estemporaneo) di 9 parametri metabolici con una sola goccia di sangue: Colesterolo Totale, Trigliceridi, Colesterolo HDL, Rapporto Colesterolo HDL/LDL, Colesterolo LDL, Colesterolo non HDL, Glicemia Fast, Emoglobina glicata e Uricemia; stampa del profilo glicidico, lipidico, uricemico e del proprio rischio cardiovascolare; consegna del kit di 19 opuscoli di prevenzione cardiovascolare realizzati dalla Fondazione per il Tuo cuore; rilascio della card BancomHeart attiva.
Il Truck attraverserà l’Italia e sosterà nelle più belle piazze per raggiungere i cittadini direttamente a casa loro, ponendo così l’attenzione sulla prevenzione cardiovascolare, oggi ancor più determinante dopo l’effetto aggravante che la recente pandemia ha avuto sotto diversi aspetti sul cuore degli italiani, con l’obiettivo di ridurre le morti cardiache che restano ancora oggi la prima causa di morte nel nostro Paese.






Cos’è la BancomHeart?
La BancomHeart una card unica al mondo che permette l’accesso 24 ore su 24 al proprio elettrocardiogramma, ai valori della pressione arteriosa, alle patologie sofferte, alle terapie assunte, agli stili di vita praticati e a tutti gli esami cardiologici e di laboratorio eseguiti. Tutti i dati verranno in tal modo custoditi in una “cassaforte” virtuale che consente, attraverso una password segreta conosciuta solo dall'utente, di connettersi dall'Italia e/o dall'estero alla “Banca del Cuore” per consultare o scaricare i propri dati clinici ogni volta che lo si desidera, o metterli a disposizione del proprio medico curante o di un medico di un Pronto Soccorso in caso di emergenza sanitaria.

Quanto incide l’alimentazione sul benessere del nostro cuore?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato che 1/3 delle malattie cardiovascolari e tumorali è prevenibile grazie a un regime alimentare sano ed equilibrato. Il legame tra cibo e salute del cuore è molto forte ed esistono alimenti che, se consumati in modo costante possono favorire l’insorgenza di patologie cardiovascolari. Tra questi:
-il sale in eccesso può provocare aumento della pressione e ritenzione di liquidi e va quindi usato con moderazione. Le linee guida degli esperti parlano di 5 grammi al giorno come quantità massima da non superare, meglio se 3 grammi. È importante quindi utilizzarlo il meno possibile, sostituendolo ad esempio con spezie per insaporire le pietanze. Inoltre, è opportuno fare attenzione al sale ‘nascosto’ e contenuto principalmente nei cibi confezionati o lavorati (ad esempio snack, ma anche insaccati, cibi in scatola, dadi per il brodo) e leggere attentamente le etichette sulle confezioni dei cibi scelti;
-i grassi animali, come burro, strutto, gli oli vegetali tipo l’olio di palma, salse e condimenti ad alto contenuto di grassi, sono da evitare perché nemici del cuore;
-la carne rossa si consiglia di mangiarla non più di 2 volte alla settimana e preferire quella bianca, come pollo, tacchino, vitello, coniglio e agnello; 
-le bevande alcoliche sono da evitare perché ricche di zuccheri, aumentano la pressione arteriosa e provocano danni al fegato; 
-gli energy drink, il cui concentrato di stimolanti svolge un’azione assai deleteria sul sistema elettrico e circolatorio del nostro cuore e del nostro cervello.






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