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Medicina territoriale, nuovo ospedale, fabbisogno: il Dg ISS Bevere evidenzia criticità e indica la via

Sulla finanza di progetto per il nuovo nosocomio, invita ad una "collaborazione trasparente" con la condivisione del rischio tra pubblico e privato.

di Monica Fabbri
7 feb 2022

Le parole chiave del cambiamento sono: riformulare, ristrutturare, rivitalizzare, rinnovare. In 55 pagine il neo Direttore Generale dell'Iss traccia le linee guida della sanità sammarinese. La relazione, articolata in otto capitoli, è stata consegnata alle forze politiche. Francesco Bevere indica settori da potenziare e servizi su cui investire, come telemedicina, assistenza territoriale, innovazione, ricerca e digitalizzazione. Tra le criticità del sistema emerge il consumo elevato di risorse, “per rispondere a una domanda che spesso mette insieme prestazioni inappropriate perché non rispettose – si legge - di linee guida e protocolli clinici”.

Il programma operativo 2022 punta all'evoluzione della specializzazione sulla malattia e all'integrazione di diverse competenze intorno al malato. Riguardo al mercato del lavoro sanitario in territorio, “scarsamente competitivo rispetto al circondario”, è stato avviato dal Segretario alla Sanità – sottolinea - un tavolo con l'Italia, per affrontare il tema del riconoscimento delle carriere e dei sistemi contributivo e previdenziale. Il terzo capitolo è dedicato all'assistenza territoriale, le cui criticità sono diventate terreno di scontro politico. Guarda all'integrazione con l'ospedale, al ripristino del concetto di medico di famiglia, a presidi di tipo sociale nei Centri Sanitari, all'approfondimento dei reali bisogni di salute territoriali attraverso uno specifico studio epidemiologico. Per poter essere accreditate, le sedi dovranno essere adeguate: alcune strutture richiedono interventi di riqualificazione non più rinviabili. Altrettanto urgente la capacità di dare risposte telematiche e telefoniche tempestive ai cittadini.

L'attenzione va anche al nuovo ospedale la cui realizzazione – si legge – è stata ipotizzata con la finanza di progetto, da concepire – secondo Bevere – non come un maxiappalto, ma come una trasparente collaborazione tra ISS e un soggetto esterno, condividendo i rischi, in modo che eventuali svantaggi ricadano non solo sull'amministrazione pubblica ma anche sul privato. Guardando all'attuale struttura segnala, fra le criticità, gli approvvigionamenti, “legati a contratti in lunga proroga, anziché a periodiche indagini concorrenziali di mercato”. In merito al fabbisogno, Bevere spinge sull'integrazione tra ospedale e territorio, con una visione del personale flessibile. In conclusione, viene rimarcata la fragilità dell'attuale situazione dell'ISS, anche rispetto ad analoghi contesti a livello europeo e internazionale. Fragilità che – scrive - nasce da comportamenti che si sono succeduti negli anni. Infine, un appello alla condivisione. Reali passi avanti saranno possibili, ma richiedono il coinvolgimento di tutti i partner del progetto, nella convinzione che che gli alleati più importanti del cambiamento saranno i cittadini sammarinesi.




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