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Meredith: padre Sollecito: “è in Usa ma al processo ci sarà”

21 giu 2013
Meredith: padre Sollecito: “è in Usa ma al processo ci sarà”
Meredith: padre Sollecito: “è in Usa ma al processo ci sarà”
"Raffaele è negli Stati Uniti da qualche giorno, ospite degli zii che abitano nel New Jersey. L'incontro con Amanda è stato casuale. Era a New York, le ha telefonato scoprendo che era lì anche lei con la madre, Hedda Mellas, per questioni legate al suo libro. Si sono incontrati. Che male c'è? In fondo sono due ragazzi che hanno condiviso un incubo che non è ancora finito. Il padre di Raffaele Sollecito, Francesco, spiega che suo figlio resterà in Usa "una settimana, tutt'al più due. Al nuovo processo - dice in un'intervista a Repubblica - ci sarà. Anche se per noi inizia una nuova via crucis". "Credevo fosse doveroso per la Cassazione emettere sentenze oculate e circostanziate. Nel nostro caso sono stati commessi errori che spaziano dall'indagine scientifica alla lettura degli atti", afferma Sollecito, auspicando che nel nuovo processo "i giudici valutino le prove con serenità e senza pregiudizi". Sull'appello postato da Raffaele su Facebook per raccogliere soldi per la propria difesa, "questi anni di processi ci hanno ridotto in bolletta. Non mi vergogno di dire che siamo finiti e non solo economicamente", dichiara l'uomo. "Per anni sono andato nel carcere di Perugia due volte alla settimana a trovare Raffaele. Gli sono stato vicino e probabilmente questo ha impedito che impazzisse con chissà quali conseguenze. Solo io però so in che condizioni è tornato a casa". "Mio figlio - prosegue Sollecito - non ha più un futuro. Gli hanno messo un marchio addosso, spazzando via ogni sua prospettiva. Sta finendo gli esami ma chi lo assumerebbe sapendo che potrebbe essere arrestato?".

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