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Nuovo Decreto, Ciavatta: “Sostanziale continuità, qualche precauzione in più in vista della nuova ondata”

Disposizioni più stringenti per alcune tipologie di locali al chiuso e discipline sportive nel decreto 188. Previste sanzioni per il mancato rispetto, anche a carico degli operatori economici. Emessa nel pomeriggio la circolare applicativa

di Annamaria Sirotti
12 nov 2021
Intervista al Segretario Roberto Ciavatta
Intervista al Segretario Roberto Ciavatta

Sono decisioni, per la maggior parte, in linea di continuità con quelle già vigenti" – spiega così la natura del nuovo decreto il Segretario alla Sanità, Roberto Ciavatta: "sia la mascherina al chiuso, sia il distanziamento all'interno dei locali non sono mai venuti meno. L'unica novità – prosegue - riguarda quelle occasioni in cui non si riesca a garantire distanziamento, per le quali si prevede la possibilità di accesso con una serie di documenti e certificazioni”.

Sostanziale continuità, ma anche nuove misure, da oggi fino al 10 dicembre, per alcune tipologie di locali al chiuso come sale da ballo, sale giochi, bowling e per l'esercizio delle discipline sportive. Per accedervi, sarà infatti necessario presentare la certificazione verde sammarinese (o quella europea equivalente), oppure la Carta di Vaccinazione AntiCovid; o il certificato anticorpale; o il certificato di avvenuta vaccinazione; o il certificato di tampone negativo, fatto nelle 48 ore, se antigenico, e 72 ore, se molecolare. Sarà il gestore a dover verificare il possesso di uno dei documenti elencati.




Medesima documentazione necessaria anche per l’accesso a manifestazioni, spettacoli, feste, eventi di intrattenimento e con ballo; e per la pratica di sport collettivi o individuali di contatto, oltre agli allenamenti che prevedano uso promiscuo di attrezzature, obbligo escluso per i minori di 16 anni.

Tutte le altre attività economiche e di ristorazione come supermercati, centri commerciali, bar, negozi, ristoranti e palestre private, restano accessibili senza obblighi di certificazione, mentre resta quello della mascherina per operatori e utenti, dai 12 anni in su, da indossare, in bar e ristoranti, all’entrata, all’uscita e durante gli spostamenti.

In parallelo, si rafforzano controlli e sanzioni, con un monitoraggio a campione potenziato da parte dei Corpi di Polizia e 300 euro di multa sia a chi non rispetterà l'uso corretto della mascherina, sia all'operatore economico dell'attività. In caso di reiterazione dell'infrazione nell'arco di un mese, scatterà la sospensione della licenza per 15 giorni.

È un piccolo restringimento solo per alcune situazioni – dettaglia Ciavatta - non cambia niente per i bar, non cambia niente per i ristoranti. Misure adottate anche alla luce delle indicazioni dell'OMS, rispetto alla necessità di prevenire e avere precauzioni per arrivare preparati alla ondata in arrivo”.

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