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Obbligo vaccinale a San Marino: dopo l'odg, visioni differenti tra le forze politiche

22 gen 2022

Questione complessa l'obbligo vaccinale. Di fatto, un'eventuale introduzione della misura è al momento rimandata e nell'ambiente politico sembra regnare una certa cautela, anche sul fronte dei rapporti tra partiti di maggioranza. L'ultimo passaggio è l'ordine del giorno che chiede al Governo di predisporre i provvedimenti normativi per l'obbligo, da adottare con urgenza qualora si verifichi un peggioramento della pandemia.

La proposta dell'obbligatorietà era arrivata da Npr con un emendamento che la prevedeva per i soggetti “fragili”, cioè gli over 45, esclusi quelli che non possono per problemi di salute. Prima di arrivare a una misura obbligatoria, sostiene oggi la Dc, è necessario fare verifiche sul piano giuridico, sanitario e tecnico. Se la situazione lo richiederà, prosegue il Pdcs, dovremo essere pronti dopo aver fatto i relativi accertamenti.

Rete ricorda che l'odg è frutto di una mediazione tra forza politiche. Sul tema le sensibilità nel Movimento sono differenti, ma un approfondimento giuridico e sostanziale, per Rete, è necessario. Di recente la contrapposizione proprio tra il Movimento e l'alleato Domani Motus Liberi. Sono cose che in “maggioranza non dovrebbero accadere”, fanno sapere da Rete che invita dunque a fare delle riflessioni. “A noi interessa concentrarci sui progetti e non smetteremo mai di fare critiche costruttive”, commenta, dal canto suo, Domani Motus Liberi che, in merito all'obbligo, parla dell'importanza di fare prima delle verifiche, dal fronte sanitario a quello giuridico. Di progetti imminenti e futuri la forza politica ha parlato durante il direttivo di sabato 22 gennaio.

Noi per la Repubblica, tramite un comunicato, si dice certa che la pandemia si possa combattere solo seguendo la scienza. Con l'ordine del giorno, per Npr si è dato un “orientamento chiaro e non ideologico”. Denise Bronzetti e Sandra Giardi, del Gruppo Misto di maggioranza, affermano di aver “responsabilmente condiviso l'odg in cui non viene inserito alcun obbligo” e si riservano di valutare le eventuali verifiche.

E' tra le opposizioni che si registrano le reazioni più dure. Rossano Fabbri, del Gruppo misto di minoranza, parla di “mediazione al ribasso”. Si trattano “i diritti fondamentali come fosse carne da macello”, scrive Fabbri con riferimento al metodo. Libera guarda alla vaccinazione come unico strumento efficace e, in merito ai lavori in Consiglio, parla di uno “spettacolo osceno” di fronte a una “maggioranza già spaccata”. Una situazione che per il partito va a creare “tensioni nella popolazione che dovremmo evitare”. Per Repubblica Futura l'odg è una “manfrina politica nella quale la Dc ha chiesto una prova di fedeltà”. Rf sull'obbligo non ha ancora raggiunto una posizione interna. Ma una cosa per il partito è certa: “La maggioranza è al capolinea”.  





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