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Occupazione, Csdl: "Buoni i dati, ma è urgente la legge sul lavoro dei disabili"

di Monica Fabbri
8 feb 2024
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Statistiche alla mano, “nel 2023 siamo arrivati al massimo storico di occupati ed al minimo storico di disoccupati”, con un incremento, negli ultimi 2 anni, di 1.300 posti di lavoro. Risultato reso possibile – afferma William Santi nell'ultima puntata di CSDL informa - da quelle imprese dell'economia reale che sono rimaste sul territorio, investendo e rafforzandosi. Per tutto il 2022 e 2023 la media della permanenza dei lavoratori in mobilità si aggira intorno a 2 mesi: il sistema si è quindi dimostrato in grado di crescere, riassumendoli in tempi celeri.

Il manifatturiero si conferma il comparto più solido: ha assorbito il 50% dei nuovi assunti. “Avevamo ragione – sottolinea la Csdl - quando ci siamo battuti per mantenere alcune imprese a San Marino piuttosto che cedere alle delocalizzazioni”. Del totale degli occupati il 15% è a part-time, prevalentemente donne. Il sindacato torna quindi a sollecitare soluzioni efficaci per conciliare lavoro a tempo pieno ed esigenze familiari. La differenza tra uomini e donne riguarda proprio la scelta del tempo parziale, mentre non emergono gap salariali.

Riguardo ai lavoratori a tempo determinato, la media è prossima al 20%; la soglia massima per ogni azienda è il 25%. Fenomeno, secondo la CSDL, che va monitorato, perché le aziende usano spesso il tempo determinato come periodo di prova, contrariamente a quanto prevede la legge. Dal 2021 al 2023 si contano 342 dipendenti in più nel pubblico allargato, con la maggioranza di donne nella Pa. Resta l'urgenza della legge sul lavoro dei disabili. “Non è tollerabile né degno di un paese civile”, tuona la CSDL, che accusa il Governo di essere sordo alle richieste di un lavoro dignitoso per le persone in difficoltà.






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