Una morte incomprensibile, una tragica fatalità che lascia chiunque attonito e smarrito.
Tutta San Marino piange Paolo Crescentini e al dolore per la sua scomparsa si aggiunge l’amarezza per un destino assurdo e crudele che ha voluto che quel grosso albero cadesse proprio in quel momento e proprio sull’Apecar del quattordicenne, riducendo il mezzo ad un ammasso di lamiere. Tutti a San Marino si stanno stringendo intorno alla famiglia del giovane, ai suoi genitori , a suo fratello e sua sorella, entrambi più grandi di lui. La famiglia Crescentini è conosciuta, rispettata e benvoluta da tutti. “Era un bravo ragazzo” si sente ripetere nei bar, nelle strade. Guardando lo sguardo di chi lo afferma si capisce che non si tratta di una frase di circostanza e che il dolore è sincero. Paolo era iscritto alla prima superiore e accantonati i libri aveva deciso, come tanti altri giovani come lui, di trovare un’occupazione estiva per fare esperienza e racimolare qualche soldo. Era impiegato come elettricista e stava tornando a casa dal lavoro quando il capriccio della sorte ha strappato la sua giovane vita. Paolo aveva tanti amici, frequentava la parrocchia di Serravalle e lì tutti lo ricordano come un ragazzo allegro e gioviale. La tragedia ha lasciato i suoi compagni di scuola senza parole. I funerali di Paolo verranno celebrati questa mattina alle 10.
Tutta San Marino piange Paolo Crescentini e al dolore per la sua scomparsa si aggiunge l’amarezza per un destino assurdo e crudele che ha voluto che quel grosso albero cadesse proprio in quel momento e proprio sull’Apecar del quattordicenne, riducendo il mezzo ad un ammasso di lamiere. Tutti a San Marino si stanno stringendo intorno alla famiglia del giovane, ai suoi genitori , a suo fratello e sua sorella, entrambi più grandi di lui. La famiglia Crescentini è conosciuta, rispettata e benvoluta da tutti. “Era un bravo ragazzo” si sente ripetere nei bar, nelle strade. Guardando lo sguardo di chi lo afferma si capisce che non si tratta di una frase di circostanza e che il dolore è sincero. Paolo era iscritto alla prima superiore e accantonati i libri aveva deciso, come tanti altri giovani come lui, di trovare un’occupazione estiva per fare esperienza e racimolare qualche soldo. Era impiegato come elettricista e stava tornando a casa dal lavoro quando il capriccio della sorte ha strappato la sua giovane vita. Paolo aveva tanti amici, frequentava la parrocchia di Serravalle e lì tutti lo ricordano come un ragazzo allegro e gioviale. La tragedia ha lasciato i suoi compagni di scuola senza parole. I funerali di Paolo verranno celebrati questa mattina alle 10.
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