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Papa Francesco, messaggio Urbi et Orbi: vicini alle vittime del terrorismo in tutto il mondo

27 mar 2016
papa Francesco
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La paura e le imponenti misure di sicurezza non hanno fermato i fedeli accorsi a migliaia da ogni parte del mondo in una Piazza San Pietro blindata, per assistere alla messa di Pasqua. Nel messaggio 'Urbi et Orbi', Papa Francesco ha ricordato tutte le situazioni di crisi a livello internazionale: Siria, Iraq, Yemen, Libia. Prega per "i colloqui in corso, affinché con la buona volontà e la collaborazione di tutti" si raccolgano "frutti di pace" e si avvii la costruzione "di una società fraterna". Auspica in Terrasanta la convivenza fra Israeliani e Palestinesi e una soluzione definitiva alla guerra in Ucraina. Ricorda gli attacchi i Belgio, Turchia, Nigeria, Ciad, Camerun, Costa d'Avorio. Esprime la sua vicinanza alle vittime del terrorismo, forma cieca ed efferata di violenza che non cessa di spargere sangue innocente. Ma chiede anche di non dimenticare mai l'accoglienza a profughi e migranti - tra cui molti bambini - in fuga dalla guerra, dalla fame, dalla povertà e dall'ingiustizia sociale. Questi nostri fratelli e sorelle, sulla loro strada incontrano troppo spesso la morte o comunque il rifiuto di chi potrebbe offrire loro accoglienza e aiuto".
"Di fronte alle voragini spirituali e morali dell'umanità, ai vuoti che si aprono nei cuori e che provocano odio e morte – dice Papa Francesco - La paura e le imponenti misure di sicurezza non hanno fermato i fedeli accorsi a migliaia da ogni parte del mondo in una Piazza San Pietro blindata, per assistere alla messa di Pasqua. Nel messaggio 'Urbi et Orbi', Papa Francesco ha ricordato tutte le situazioni di crisi a livello internazionale: Siria, Iraq, Yemen, Libia. Prega per "i colloqui in corso, affinché con la buona volontà e la collaborazione di tutti" si raccolgano "frutti di pace" e si avvii la costruzione "di una società fraterna". Auspica in Terrasanta la convivenza fra Israeliani e Palestinesi e una soluzione definitiva alla guerra in Ucraina. Ricorda gli attacchi i Belgio, Turchia, Nigeria, Ciad, Camerun, Costa d'Avorio. Esprime la sua vicinanza alle vittime del terrorismo, forma cieca ed efferata di violenza che non cessa di spargere sangue innocente. Ma chiede anche di non dimenticare mai l'accoglienza a profughi e migranti - tra cui molti bambini - in fuga dalla guerra, dalla fame, dalla povertà e dall'ingiustizia sociale. Questi nostri fratelli e sorelle, sulla loro strada incontrano troppo spesso la morte o comunque il rifiuto di chi potrebbe offrire loro accoglienza e aiuto".
"Di fronte alle voragini spirituali e morali dell'umanità, ai vuoti che si aprono nei cuori e che provocano odio e morte – dice Papa Francesco - solo un'infinita misericordia può darci salvezza.

MF

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