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San Marino: due nuovi decessi correlati al virus

Drammatico l'ultimo aggiornamento sull'andamento della pandemia in Repubblica. Intanto ci si prepara all'avvio della campagna vaccinale

1 gen 2021

Si è chiuso nel peggiore dei modi, in Repubblica, questo infausto 2020; con altri due decessi dovuti al Covid: prima quello di un sammarinese di 87 anni; poi, nella tarda serata di ieri, a perdere la vita è stato un 75enne. Sentimenti di cordoglio, a familiari, parenti ed amici, sono stati espressi dall'ISS - a nome di tutti gli operatori -, e dalla Segreteria di Stato alla Sanità. 61, a questo punto, le vittime, dall'inizio della pandemia. Per il resto rimane invariato il dato delle ospedalizzazioni: 21, con una terapia intensiva satura al 75%. 9, nel reparto, i ricoverati positivi al nuovo coronavirus, cui si aggiunge un paziente “non covid” nelle camere risveglio del Blocco Operatorio. Si contrae, invece, il numero dei “casi attivi”: 319, attualmente. E questo grazie alle 40 guarigioni rilevate ieri, a fronte di 32 nuovi positivi. 261 i tamponi effettuati; il rapporto fra nuovi casi e test eseguiti scende dunque al 12,26%

Nel frattempo, in vista dell'avvio della campagna vaccinale sul Titano, il personale sanitario che se ne dovrà occupare ha preso parte ad un incontro di formazione presso l'hub marchigiano per i vaccini covid. Proprio ad Ancona, mercoledì, erano arrivate 9.000 dosi destinate al personale della sanità pubblica, privata e delle RSA regionali. La delegazione sammarinese – guidata dal Dirigente della UOC di Farmaceutica, Rossano Riccardi - ha fra le altre cose preparato un centinaio di vaccini. Verificati, dunque, materialmente, i protocolli ISS, e le tempistiche di allestimento e somministrazione. Le celle frigorifere all'interno dell'Ospedale di Cailungo saranno in grado di ospitare le dosi di vaccino senza alcuna modifica tecnica. Sono necessarie ulteriori verifiche – afferma il Segretario alla Sanità – ma già ora, “con questo incontro formativo”, puntiamo ad avere innanzitutto un personale medico pronto a vincere questa importante sfida”. La campagna informativa, assicura, sarà “penetrante e massiccia”. “Abbiamo la necessità di sensibilizzare le persone sull'importanza del vaccino – conclude Roberto Ciavatta – quale mezzo per tornare ad avere certezze e sviluppo”. 



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