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Svolta sugli atti intimidatori: fermato un sammarinese

11 nov 2004
Le indagini sugli atti intimidatori, ai danni dei consiglieri democristiani Sante Canducci e Clelio Galassi sono ad un punto di svolta. Una persona è indagata: è il sammarinese Luciano Bartolini. Ieri, nel tardo pomeriggio, è stato condotto alla centrale della Gendarmeria per essere interrogato. Bartolini avrebbe confessato, ma il condizionale è d’obbligo. Ora è in stato di fermo, in attesa dell’interrogatorio del magistrato inquirente. A tradirlo – secondo alcune indiscrezioni – sarebbe stata la sagoma della sua autovettura: un’alfa 145 nera. L’auto corrisponderebbe dunque a quella vista allontanarsi dall’abitazione del consigliere Canducci, in seguito all’intervento di alcuni vigilantes. Le indagini sono ancora in corso. Gli inquirenti sono alla ricerca di eventuali complici del fermato. L’uomo potrebbe non aver agito da solo e inoltre non tutti i lanci di ordigni incendiari potrebbero essere riconducibili alla sua persona. Resta inoltre l’interrogativo del movente. Atto teppistico o intimidazione politica? Alcune risposte potrebbero giungere domani. Prevista per domani una conferenza stampa congiunta delle forze di polizia e del segretario di stato agli esteri - Fabio Berardi - ed agli interni Loris Francini.

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