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Turismo congressuale: i dati da Convention Boureau

14 mar 2005
'Il primo dato e’ che dopo anni di saldi in negativo, il 2004 ha visto invertire la tendenza, a differenza di altri segmenti del turismo riminese'. Esordisce cosi’ Mauro Ioli, presidente di Convention Bureau, di cui San Marino e’ socio al 10 per cento. E tra le priorità del consiglio di amministrazione quella di approfondire la collaborazione proprio con la Repubblica. Attilio Gardini sviluppa poi i dati relativi all’attività dello scorso anno. Piu’ di un milione di congressisti, per 1 milione 840 mila giornate di presenza congressuale che in cifre significa rispetto al 2003, rispettivamente piu’ 12,54 per cento e piu’ 3,47. A brillare sono soprattutto i primi sei mesi dell’anno, con incrementi notevoli, mentre il secondo semestre vede le percentuali ridursi e volgere in negativo per presenze e giornate. Dall’indagine emerge che gli eventi si sono distribuiti tra strutture alberghiere, e strutture congressuali quali palacongressi e centri polivalenti. I migliori clienti del sistema congressuale restano le aziende che rappresentano il 15 per cento del mercato congressuale, da registrare anche l’aumento dei congressi internazionali, ma questo dato resta comunque inferiore alle attese. Si stabilizza anche il segmento congressuale riminese, cioe’ eventi con più di 500 partecipanti, conquistando importanti fette di mercato. 'E gia’ si lavora al futuro, ad attirare sempre più aziende ed eventi legati al mondo sindacale e politico, spiega il direttore Stefania Agostini, e in questo chiede l’intervento di tutti i referenti locali, per acquisire stabilità, potenziare l’impegno e rendere la struttura riminese maggiormente competitiva'.

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