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Concluso il negoziato tra San Marino e l’UE

12 dic 2023
Concluso il negoziato tra San Marino e l’UE

Il Partito dei Socialisti e dei Democratici giudica un successo per la Repubblica di San Marino la conclusione del lungo negoziato di Associazione. Quello che il trattato sulla Unione Europea definiva in una specifica dichiarazione all’Articolo 8 (“L'Unione terrà conto della situazione particolare dei paesi di piccole dimensioni territoriali che intrattengono con l'Unione specifiche relazioni di prossimità”) si sta tramutando in realtà. L’Unione Europea ha davvero riconosciuto, attraverso l’adattamento delle regole che garantiscono le quattro libertà cardine del Mercato Unico, la specificità degli unici paesi che ancora non avevano raggiunto uno stretto rapporto con l’Unione Europea.

Come anticipato infatti, il ritiro dal negoziato del Principato di Monaco, non ha compromesso i lavori di San Marino e di Andorra nel raggiungere la conclusione tecnica dell’Accordo più vasto e articolato mai raggiunto da Bruxelles con un piccolo stato: nemmeno gli accordi del Liechtenstein e dell’Islanda, aderenti allo Spazio Economico Europeo, si pongono allo stesso livello. Lo status di paese associato non rappresenta l’entrata nell’Unione Europea, non ne sancisce né gli obblighi, né le guarentigie, ciononostante il livello di integrazione della Repubblica, a pieno titolo e senza distinzioni, nel Mercato Unico Europeo, costituisce un obiettivo a lungo ricercato: esso significa fine delle discriminazioni per i lavoratori, per le imprese ed i loro prodotti, per le banche, per gli studenti ed i professionisti. Finalmente le capacità di San Marino e dei suoi cittadini si estendono ad un territorio migliaia di volte il nostro. Il PSD esprime oggi grande soddisfazione, alla luce del sostegno e del contributo da sempre assicurati dal partito per il raggiungimento di questo obiettivo, anche su posizioni in passato minoritarie nel paese. Quando l’accordo sarà in vigore il Paese volterà pagina, e spetta a tutti noi confermare nei fatti le opportunità che si apriranno.

Il PSD lotterà per questo ma anche per un ancor maggiore riconoscimento di San Marino all’interno della UE, al fine di far valere anche la sua forza politica e non solo quella economica, lo faremo già da subito cercando di moltiplicare le occasioni di confronto tra il Consiglio Grande e Generale ed il Parlamento Europeo. In ogni caso, non sfugge a nessuno che tale risultato già da tempo non era più solamente una opportunità, ma proprio una necessità: una economia votata alla produzione ed alla esportazione, un sistema bancario introflesso e decimato dalle crisi dell’ultimo quindicennio, nonché l’entrata nell’era del debito pubblico internazionale, rendono indispensabile la partecipazione europea, la sua riconoscibilità, il suo marchio di garanzia di rispetto delle regole e di apertura ad un mercato di oltre 400 milioni di persone. Non è solo una questione economica ma di posizionamento strategico e politico, di coerenza della azione diplomatica con i propri valori di democrazia e stato di diritto, che trovano nella inclusione europea la loro naturale espressione esterna.

Tale è anche il giudizio della Repubblica Italiana, come confermano le parole pronunciate nella visita ufficiale del Presidente Mattarella: “Un progetto, quello di integrazione europea, che appare oggi ancor più indispensabile a fronte di sfide globali - che i singoli Paesi da soli non sono in grado di affrontare - sino al drammatico ritorno della guerra in Europa, con la barbara aggressione della Federazione Russa all’Ucraina. Proprio in questi giorni, San Marino è impegnata nelle fasi decisive del negoziato con l’Unione Europea per un Accordo di Associazione che le assicuri l’accesso ai benefici di una integrazione con le regole dell’Unione Europea. Un negoziato che richiederà certo scelte lucide e coraggiose. Un’occasione storica sia per l’Unione sia per la Vostra Repubblica. L’Italia è al Vostro fianco in questo processo, nella convinzione che San Marino sia parte significativa della grande famiglia europea.” Un plauso quindi al Segretario di Stato Luca Beccari per la dedizione e la determinazione dimostrate in questa legislatura, in cui sono state confermate le volontà anche delle ultime tre legislature e della stragrande maggioranza delle forze politiche.





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