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Rifinanziamento debito estero: il cappio al collo del Paese si stringe ulteriormente!

Per San Marino la situazione debitoria si fa sempre più dura. 350 milioni di titoli nel mercato finanziario estero al tasso del 6,5% generano interessi annui pari a 23 milioni.

12 mag 2023
Rifinanziamento debito estero: il cappio al collo del Paese si stringe ulteriormente!

Il Governo ha deciso di anticipare il rifinanziamento del debito estero ad un tasso che, a nostro avviso, è folle. Se le ricerche fatte su internet non sono errate, rendimenti al 6,5% per una durata di poco più di 3 anni e mezzo, sono quasi il doppio di quello che pagano paesi con un rating come il nostro e con una ricchezza pro capite ben più bassa. La scelta scellerata di due anni fa sta presentando il conto. Siamo passati dal tentativo - non riuscito - di assalto al Paese da parte di un gruppo di potere, al ricatto da parte dei mercati, questo sì, invece, perfettamente riuscito. In quest’ultimo caso, però, il Governo lo ha scelto e nessuno ha lavorato nell’ombra per questo risultato, almeno crediamo.

Altre due annotazioni degne di rilievo. La prima è che l’emissione è di 350 milioni, in luogo dei 340 precedenti; ciò significa che le necessità finanziarie sono ulteriormente aumentate, mentre il Segretario di Stato per le Finanze aveva dichiarato che il bilancio dello Stato è addirittura in attivo. La seconda è che la prima cedola degli interessi sarà pagata il 19 gennaio 2025; quindi, per il bilancio 2024, anno delle elezioni, non sarà necessario prevederne lo stanziamento a bilancio. Ci penserà il nuovo governo a come coprire la ‘bellezza’ di 23 milioni all’anno di interessi per il solo debito estero!

Nel frattempo, chi aveva acquistato i precedenti bond, in scadenza a febbraio 2024, al 3,25%, stapperà bottiglie di champagne, visto che potrà riacquistarli ad un tasso doppio già dal prossimo 19 maggio. Noi invece siamo preoccupati ed invitiamo i cittadini a guardare in faccia il Governo ed i Consiglieri che, convocati d’urgenza, domani saranno chiamati a ratificare il Decreto in Consiglio Grande e Generale, convocato in seduta straordinaria a partire dalle ore 9.

cs CSdL


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