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Conto Mazzini, con la difesa Tortorella si torna dove tutto iniziò, a Finproject

Da oggi a giovedì le ultime udienze d'appello della "tangentopoli sammarinese"

20 set 2021
L'avvocato Caterina Filippi in aula. Nel riquadro a destra Nicola Tortorella
L'avvocato Caterina Filippi in aula. Nel riquadro a destra Nicola Tortorella

All'ex direttore della Finproject è stata data una delle condanne più alte in primo grado, 8 anni. La genesi della cosiddetta tangentopoli sammarinese ebbe origine proprio dalle carte sequestrate all'interno della finanziaria nel 2012 e nelle motivazioni della sentenza di primo grado viene riconosciuta a Finproject il ruolo di struttura portante dell’intero sistema Conto Mazzini. Ma fare confluire in un unico procedimento entrambi i filoni è stata una forzatura, secondo l'avvocato Caterina Filippi, che ritiene ben distinte la vicenda della finanziaria dalla galassia politica “lontanissima peraltro quest'ultima – sottolinea il legale- da Nicola Tortorella, italiano, che ha lavorato a San Marino dal 2006 al 2011, e che non era sul Titano all'epoca dei fatti principali”.




L'avvocato ha poi richiamato lo scenario di allora con una analisi sulla normativa al tempo delle vicende, dove per esempio era consentito l'utilizzo del libretto al portatore come forma di trasferimento di denaro o di pagamento; ed è andata poi ad addentrarsi su alcune condotte di riciclaggio contestate a Nicola Tortorella, che ha seguito da remoto l'udienza. A partire dalle somme da capogiro del cosiddetto "denaro cinese" schermati secondo l'accusa da un mandato fiduciario e da una società creata ad hoc, “non si è fatto cenno- ha detto- dei reati commessi da Meizhao Jin e da altri soggetti mai individuati nel corso del processo”; stesso discorso per la cosiddetta “tangente Enav”. In generale “l'accusa di riciclaggio – secondo la difesa- si limita a movimentazioni bancarie senza alcune approfondimento delle vicende a monte”.

Sul rapporto con i politici coinvolti si richiama ad alcune testimonianze del processo a conferma della loro totale assenza, chiede l'assoluzione per sia l'associazione a delinquere che per il riciclaggio, in subordine in quest'ultimo caso la prescrizione calcolata sulla base di un conteggio contenuta in una memoria consegnata al giudice Caprioli.





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