La dinamica fino a qui ricostruita è questa, sintetizzata nel servizio andato in onda ieri sera: Oscar aveva lasciato la macchina in una radura in via Fanante a Perticara, camminato per almeno due chilometri tra i rovi, superato un ponticello pericoloso ed il torrente, ma non era entrato nella miniera "Discenderia Fanante".
E' stato trovato morto, con le mani legate dietro la schiena con una fascetta da elettricista ed un sacchetto in testa, dopo questo tragitto, lo speleologo Oscar Leandri, 54 anni, di Bertinoro che aveva lasciato un biglietto alla sua famiglia, compagna e figlia, scrivendo che si sarebbe diretto in questo zona per una escursione.
Siamo a Fossa del Fanante, frazione di Perticara nel comune di Novafeltria. Sono state le due donne che, nel tardo pomeriggio, non vedendolo tornare a casa sono salite a Perticara chiedendo notizie dell'uomo al presidente della Proloco. Insieme hanno trovato la macchina e dato l'allarme. Da lì una notte di ricerche con gli uomini del Soccorso Alpino, i Vigili del fuoco, la Protezione Civile e i Carabinieri. Sono stati i cani dell'unità cinofila a ritrovare il corpo alle 4.30 circa, riverso su un fianco.
Si attende l'esito della autopsia anche se un primo esame del cadavere rileva l'ipotosi di morte per asfissia. Nessun segno di violenza sul corpo. L'uomo era solo ed aveva lasciato in macchina l'attrezzatura da speleologo. Addosso, di abiti tecnici, solo gli stivali.
Conosceva bene quelle zone perchè apparteneva alla Federazione speleologica dell'Emilia Romagna.
Le indagini dei Carabinieri sono dirette soprattutto a ricostruire gli ultimi momenti della sua vita: l'uomo, padre di una ragazza di 14 anni, non aveva problemi economici. Non risulta fosse stato minacciato ed è incensurato.
Tutto il materiale, cellulare, pick-up, sacchetto di plastica e fascette, è al vaglio degli inquirenti per cercare di individuare elementi utili alle indagini condotte dai Carabinieri di Rimini e di Novafeltria. Nel video l'intervista ad un cittadini e a Cesare Bianchi, presidente Pro Loco Perticara.
Valentina Antonioli
E' stato trovato morto, con le mani legate dietro la schiena con una fascetta da elettricista ed un sacchetto in testa, dopo questo tragitto, lo speleologo Oscar Leandri, 54 anni, di Bertinoro che aveva lasciato un biglietto alla sua famiglia, compagna e figlia, scrivendo che si sarebbe diretto in questo zona per una escursione.
Siamo a Fossa del Fanante, frazione di Perticara nel comune di Novafeltria. Sono state le due donne che, nel tardo pomeriggio, non vedendolo tornare a casa sono salite a Perticara chiedendo notizie dell'uomo al presidente della Proloco. Insieme hanno trovato la macchina e dato l'allarme. Da lì una notte di ricerche con gli uomini del Soccorso Alpino, i Vigili del fuoco, la Protezione Civile e i Carabinieri. Sono stati i cani dell'unità cinofila a ritrovare il corpo alle 4.30 circa, riverso su un fianco.
Si attende l'esito della autopsia anche se un primo esame del cadavere rileva l'ipotosi di morte per asfissia. Nessun segno di violenza sul corpo. L'uomo era solo ed aveva lasciato in macchina l'attrezzatura da speleologo. Addosso, di abiti tecnici, solo gli stivali.
Conosceva bene quelle zone perchè apparteneva alla Federazione speleologica dell'Emilia Romagna.
Le indagini dei Carabinieri sono dirette soprattutto a ricostruire gli ultimi momenti della sua vita: l'uomo, padre di una ragazza di 14 anni, non aveva problemi economici. Non risulta fosse stato minacciato ed è incensurato.
Tutto il materiale, cellulare, pick-up, sacchetto di plastica e fascette, è al vaglio degli inquirenti per cercare di individuare elementi utili alle indagini condotte dai Carabinieri di Rimini e di Novafeltria. Nel video l'intervista ad un cittadini e a Cesare Bianchi, presidente Pro Loco Perticara.
Valentina Antonioli
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