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Rimini: carabinieri impegnati nel controllo parcheggiatori abusivi

21 set 2013
Rimini: carabinieri impegnati nel controllo parcheggiatori abusivi
Rimini: carabinieri impegnati nel controllo parcheggiatori abusivi
Proseguono i controlli per il contrasto dei parcheggiatori abusivi. In giornata l’Arma ha messo in campo un mirato e articolato servizio coordinato di controllo del territorio per il contrasto del fenomeno, che ha visto l’impiego di 6 pattuglie e 15 uomini. I Militari hanno setacciato tutte le aree adibite a parcheggio della città e solitamente caratterizzate dalla presenza di soggetti
dediti all’illecita attività. In particolare, sono stati controllati: il parcheggio dell’ospedale, quello di Viale Tiberio e del Mercato Coperto nonché i parcheggi adiacenti le sedi A.U.S.L., Palazzo di
Giustizia e quelli antistanti i vari supermercati presenti in città. All’esito del servizio, sono stati controllati, e al termine delle operazioni allontanati, 6 parcheggiatori abusivi di varia nazionalità, tra cui 2 italiani, 3 nigeriani e 1 marocchino, a carico dei quali si è proceduto a contestare la relativa infrazione prevista dall’art. 7 co. 15/bis del Codice della Strada, che prevede l’applicazione di una sanzione amministrativa compresa tra euro 365,00 e 3.076,00 nonché tutti sono stati proposti per il Foglio di Via Obbligatorio dal comune di Rimini. Dall’inizio dell’anno i Carabinieri di Rimini hanno predisposto oltre 10 servizi del medesimo genere, più di 50 persone sono state identificate e allontanate, 20 delle quali proposte per la misura di prevenzione del Foglio di Via obbligatorio. La diffusione del fenomeno, infatti, induce a mantenere sempre viva l’attenzione, predisponendo periodici controlli su tutta l’area urbana, tenuto conto che spesso si traduce in una sorta di vera e propria estorsione ai danni dei cittadini, che si vedono costretti a cedere alle ingiuste pretese per il timore di possibili danni alle autovetture, non solo nelle aree gratuite ma anche e soprattutto in quelle regolamentate con la sosta a pagamento, obbligandoli di fatto a soddisfare una duplice pretesa. Il modo migliore per arginare il “problema” è non cedere alle pretese di queste persone - scrive l'Arma - ma richiedere sempre l’intervento dei Carabinieri tramite il 112. Solo una
stretta collaborazione può rivelarsi vincente per arginare l’antipatico fenomeno.

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