Scorci, prospettive e forme spettacolari. Ritratti di opere, rigorosamente in bianco e nero, raccontano l'élite dell'architettura sammarinese. Attraverso l'obiettivo di Simone Maria Fiorani un viaggio tra gli angoli più moderni della Repubblica, nati dall'ingegno di famosi archistar, nella mostra “Il segno dell'estro”, già presentata alla Biennale di Venezia l'anno scorso e qui – nell'ambito degli Archidays – arricchita con 8 nuovi scatti. Immagini che convivono con “200 anni di architettura a San Marino”, esposizione che ripercorre il periodo che dalla demolizione della vecchia Pieve alla ricostruzione dell'attuale Basilica sul progetto di Antonio Serra porta ai giorni nostri.
Fino al 10 maggio dunque fotografia e architettura si fondono e raccontano un mondo lavorativo in cui anche le donne vogliono emergere. L'edizione di quest'anno degli Archidays, dal titolo “Il filo è d'Arianna, la professione al femminile” si concentra dunque con incontri e dibattiti sul ruolo, i problemi e le prospettive delle architette.
