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Arte&Selfie

17 ago 2016
Un selfie al museoArte&Selfie
Arte&Selfie - Anche in Italia ci sono strutture che hanno adibito intere giornate alla pratica dell'autoscatto, co...
Non c’è dubbio, internet e la tecnologia hanno cambiato il mondo in cui viviamo e di conseguenza anche il modo di approcciarsi all’arte. Il museo sta diventando sempre più un luogo di ritrovo, ma come ogni libro cita, “l’arte e il suo mondo non fanno altro che rispecchiare i tempi in cui viviamo”. Per molti "arte&selfie" non è un buon binomio in quanto l’approccio snaturerebbe la sua funzione principale, quella di stimolare l'analisi e il pensiero, a favore di una superficiale voglia di mettersi in mostra. Se in diversi non credono che questo sia il modo migliore per spingere i giovani ad avvicinarsi ai musei, tanti altri pensano che sia corretto sfruttare le potenzialità della tecnologia per attirare un target più alto, facendo dialogare mondo reale con mondo virtuale, presente con passato, cultura e intrattenimento. Il Metropolitan Museum of Art di New York è un esempio da questo punto di vista. In occasione del#museumselfie day (campagna che incoraggia i visitatori a immortalarsi con importanti opere d’arte) ha creato una bacheca su Pinterest dedicata alla storia dell’autoritratto: quello che oggi chiamiamo selfie, ieri era l’autoritratto. Si legge nell’introduzione alla gallery, che cita anche Van Gogh. “Per secoli gli artisti hanno creato ritratti dei modelli che più spesso avevano a disposizione”. Al Belvedere di Vienna è stato creato un “selfie-corner” o “angolo dell'autoscatto” con una copia del bacio di Klimt; insomma, se anche il selfie sta diventando una forma d'arte, forse non è così sbagliato questo tentativo di attirare i giovani nei musei, l'importante è educarli a guardare e analizzare l'opera oltre che a fotografarla e condividerla sui social.

Letizia Guidi

Foto Gallery

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