Scrivere in internet su internet solo per il web: cioè per internet. La pagina spettacoli di SMtv è una finestra sul mondo da San Marino si affaccia sulle mille stanze dell'iperspazio virtuale ovvero il pianeta parallelo che ormai ci circonda giorno e notte. Cercate di immaginare la vostra vita, oggi!, bella e senza internet come ieri... impossibile visto che ormai almeno 2 generazioni ci sono nate dentro al mondo parallelo.
CHhatroom partendo dalla cronaca (una incredibile serie di suicidi fra i teenagers di Tokio) porta al cinema la tematica giovanile del male di vivere filtrato dal web: chatline, facebook, twitter e derivati con tutte le varie stanze segrete del net. Nel film i giovani distruggono il mondo degli adulti (apparentemente reale) vivendo il loro gioco virtuale (realissimo) sostituendo quello dei grandi: in fine realtà e finzione si incontreranno, come di consueto avvine al cinema, con un retrogusto, però, amaro. Disagio e spiazzamento con la tragica domanda: quel mondo sfiora anche me, tocca tutti noi attraverso figli, nipoti e amici!?. I segreti della mente sono stanze quotidiane che non vediamo ma ci sono: a scuola, sul lavoro o a casa, si chiamano sogni e diventano storie mai raccontate finite nel dimenticatoio di internet insieme a miliardi e miliardi di altre sepolte da una password o una combinazione di numeri: è lecito chiedersi quante vite murate vive stanno nei meandri della rete? In fondo la pellicola si sviluppa su questa domanda in tre dimensioni: reale/virtuale/personale.
Ambientato a Londra si riconoscono Camden, i canali, e gli incroci di Charing o la stazione per non parlare dello zoo; la capitale europea fa da location anche nella vita normale alle storie ordinarie di tante famiglie italiane che hanno i figli là... Londra come Tokio o San Marino dove stanno i nostri figli c'è una storia che naviga su internet nel bene e nel male il mondo contemporaneo è qui adesso, subito, oggi e non ieri o domani: ora.
Film vietato ai minori di anni diciotto consigliato agli adulti rigorosamente accompagnati dai figli meglio se giovanissimi: teen room... Chelsea come Rimini.
f.z.
CHhatroom partendo dalla cronaca (una incredibile serie di suicidi fra i teenagers di Tokio) porta al cinema la tematica giovanile del male di vivere filtrato dal web: chatline, facebook, twitter e derivati con tutte le varie stanze segrete del net. Nel film i giovani distruggono il mondo degli adulti (apparentemente reale) vivendo il loro gioco virtuale (realissimo) sostituendo quello dei grandi: in fine realtà e finzione si incontreranno, come di consueto avvine al cinema, con un retrogusto, però, amaro. Disagio e spiazzamento con la tragica domanda: quel mondo sfiora anche me, tocca tutti noi attraverso figli, nipoti e amici!?. I segreti della mente sono stanze quotidiane che non vediamo ma ci sono: a scuola, sul lavoro o a casa, si chiamano sogni e diventano storie mai raccontate finite nel dimenticatoio di internet insieme a miliardi e miliardi di altre sepolte da una password o una combinazione di numeri: è lecito chiedersi quante vite murate vive stanno nei meandri della rete? In fondo la pellicola si sviluppa su questa domanda in tre dimensioni: reale/virtuale/personale.
Ambientato a Londra si riconoscono Camden, i canali, e gli incroci di Charing o la stazione per non parlare dello zoo; la capitale europea fa da location anche nella vita normale alle storie ordinarie di tante famiglie italiane che hanno i figli là... Londra come Tokio o San Marino dove stanno i nostri figli c'è una storia che naviga su internet nel bene e nel male il mondo contemporaneo è qui adesso, subito, oggi e non ieri o domani: ora.
Film vietato ai minori di anni diciotto consigliato agli adulti rigorosamente accompagnati dai figli meglio se giovanissimi: teen room... Chelsea come Rimini.
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