A breve arriverà il documento finale redatto dalla commissione amministrativa, nominata dal Congresso di Stato per far luce sui cosiddetti “furbetti della monofase”.
Lo Stato si è reso conto di avere crediti per 188 milioni da parte di quelli che sono poi stati battezzati come “furbetti della monofase”. Tre gli obiettivi dell'indagine commissionata dal governo: accertare il passato per incamerare quanto possibile; verificare eventuali responsabilità o omissioni, anche da parte degli uffici di controllo; colmare, se necessario, le lacune legislative. Qualcosa dei 188 milioni pare potrà essere recuperato, in corso almeno un migliaio di pratiche, ma la maggior parte delle insolvenze sono dovute a transazioni fittizie, alle classiche frodi carosello, e come tali dunque impossibili da recuperare. A tante altre aziende inoltre, lo Stato ha tolto la licenza, ed anche in questo caso i debiti andranno perduti. Già quando la commissione era stata nominata, non era stata nascosta la perplessità circa il buon esito delle operazioni di recupero, considerato che buona parte dei crediti erano relativi alla vicenda Long Drink e alle forme di triangolazione e di distorsione nell'interscambio commerciale. L'idea del governo, in ogni caso, fa sapere il segretario alle Finanze Felici, è quella di chiudere il percorso della monofase, prima di iniziarne un altro, partendo dalla relazione finale per presentare le proposte per uscire da questa situazione, ed evitare che si ripeta in futuro.
Francesca Biliotti
Lo Stato si è reso conto di avere crediti per 188 milioni da parte di quelli che sono poi stati battezzati come “furbetti della monofase”. Tre gli obiettivi dell'indagine commissionata dal governo: accertare il passato per incamerare quanto possibile; verificare eventuali responsabilità o omissioni, anche da parte degli uffici di controllo; colmare, se necessario, le lacune legislative. Qualcosa dei 188 milioni pare potrà essere recuperato, in corso almeno un migliaio di pratiche, ma la maggior parte delle insolvenze sono dovute a transazioni fittizie, alle classiche frodi carosello, e come tali dunque impossibili da recuperare. A tante altre aziende inoltre, lo Stato ha tolto la licenza, ed anche in questo caso i debiti andranno perduti. Già quando la commissione era stata nominata, non era stata nascosta la perplessità circa il buon esito delle operazioni di recupero, considerato che buona parte dei crediti erano relativi alla vicenda Long Drink e alle forme di triangolazione e di distorsione nell'interscambio commerciale. L'idea del governo, in ogni caso, fa sapere il segretario alle Finanze Felici, è quella di chiudere il percorso della monofase, prima di iniziarne un altro, partendo dalla relazione finale per presentare le proposte per uscire da questa situazione, ed evitare che si ripeta in futuro.
Francesca Biliotti
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