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A Rimini iniziativa per i medici di Gaza, la Lega polemizza

Interrogazione al Ministro alla Sanità Schillaci

29 gen 2024
A Rimini iniziativa per i medici di Gaza, la Lega polemizza

Nelle corsie d'ospedale le sagome, bianche, dei medici uccisi a Gaza dai bombardamenti israeliani. È una delle iniziative di "Rimini4Gaza", promossa da un gruppo di professionisti dell'ospedale Infermi della città romagnola che vuole riflettere "l'impegno comune verso la tutela dei diritti umanitari e la salvaguardia delle strutture sanitarie in zone di conflitto". L'Ausl Romagna la presenterà domani in conferenza stampa insieme ad altri appuntamenti (previsti anche uno spettacolo e una raccolta fondi) ma è già polemica, scatenata dalla Lega che bolla la manifestazione come "faziosità anti-ebraica".

Già domenica sera sulla pagina Facebook della Lega si chiedeva conto dell'iniziativa a Regione e presidente Stefano Bonaccini, mentre oggi il parlamentare e segretario della Lega Romagna Jacopo Morrone preannuncia un'interrogazione sul tema al ministro della Salute. "Fuori la politica dalla sanità - scrive Morrone insieme a Elena Raffaelli, segretaria della Lega riminese". A Orazio Schillaci si chiede di adottare misure al fine di "verificarne la compatibilità con i principi generali che dovrebbero orientare la direzione delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale". Ad ogni modo, conclude Morrone, "l'auspicio è che la sanità pubblica romagnola e quella riminese in particolare prendano atto dei gravi problemi da cui sono afflitte, tuttora irrisolti, e che utilizzino le professionalità di cui dispongono per risolverli". 

"L’iniziativa, - specifica il Direttore Generale dell'Azienda USL della Romagna, Tiziano Carradori in una nota- non ha alcuna valenza politica o di presa di posizione: se così fosse, non sarebbero stati concessi spazi o ospitata la conferenza stampa. Andare oltre l’obiettivo dichiarato, e cioè la tutela dei diritti umanitari e la salvaguardia delle strutture sanitarie nelle zone di conflitto, non sarebbe infatti lecito e accettabile".





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