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Balneari: da Rimini 'buone aspettative ma incertezza guerra'

26 apr 2022
@rai
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Luci e ombre. Queste le premesse della prossima stagione turistica a Rimini, e più in generale in Romagna, secondo i balneari. Da un lato le buone aspettative dopo i ponti primaverili e la fine dell'emergenza sanitaria. Dall'altro le incognite della Bolkestein e del conflitto in Ucraina. "Ci sono sentimenti contrastanti, perché c'è una gran voglia di ripartenza sia negli operatori, ma anche nei cittadini, nei nostri turisti che ci sono venuti a trovare in questi weekend". Ma "la congiuntura sociale ed economica in cui ci troviamo ci crea qualche perplessità", spiega dal suo stabilimento balneari di Rimini Mauro Vanni, presidente di Confartigianato Imprese Demaniali. A causa della guerra in Ucraina, dice, "abbiamo perso sicuramente tutto il mercato dell'Est Europa e in modo particolare quello della Russia, che era un mercato per noi molto importante". E aggiunge: "Speriamo di recuperare con i mercati europei che si stanno riaffacciando sulle nostre coste". Giornate intense di lavoro sugli arenili per spianare la sabbia e stendere le pedane.

I lavori "sono in dirittura d'arrivo", assicurano i balneari. In ritardo è invece la discussione parlamentare sulle modalità di rinnovo delle concessioni demaniali. "Speriamo che il governo capisca l'importanza del valore che le nostre imprese stanno dando come contributo all'economia italiana e vogliano difendere il made in Italy dell'accoglienza turistica", esorta il presidente di categoria. La pandemia ha portato ad una maggiore distanza tra gli ombrelloni e anche quest'anno a Rimini, come in altre spiagge della Romagna, si è deciso di mantenere quei valori. "La scelta è stata condivisa insieme alle amministrazioni comunali e alla Regione", spiega Vanni che è anche presidente della Cooperativa balneari Rimini sud. Un suo collega, Giuseppe Sammarini, da qualche stabilimento più in là conferma che manterranno le stesse distanze del periodo Covid, "cinque per quattro" metri, quindi 20 metri quadri per ombrellone nonostante l'ordinanza in vigore per quell'area ne preveda 15. "Abbiamo visto che i clienti hanno apprezzato molto - spiega - La richiesta di ombrelloni era sufficiente per il nostro lavoro". A Pasqua c'è stato un "bel movimento" anche se "il tempo non ci ha aiutato", racconta. Ora con l'allentamento della pandemia "speriamo di poter ripartire", dice Sammarini. (Ansa)





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