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Condannato Arcangeli, patron calzaturificio che inventò "la valle verde"

4 anni e mezzo per bancarotta e altri reati fiscali in primo grado. All'epoca eseguiti sequestri preventivi anche a San Marino

8 dic 2022
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Armando Arcangeli, l'ideatore di quel "camminare in una valle verde" che aveva avuto come testimonial star di Hollywood del calibro di Kevin Costner, è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta, distrattiva e preferenziale e per alcuni reati fiscali. Il Tribunale di Rimini ha chiuso il primo grado del procedimento nato dopo il fallimento nel 2013 della società Spes, in precedenza denominata "Valleverde Calzature".

Condannato a 3 anni e 10 mesi - ricostruisce l'Ansa -, anche l'allora direttore generale e poi liquidatore della società, Antonio Gentili, ma solo per una delle due ipotesi di reato contestategli e sempre inerente alla bancarotta della Spes. Per Arcangeli, difeso dagli avvocati Alessandro Petrillo e Monica Rossi, il pubblico ministero, Luca Bartuzzi aveva chiesto una condanna a 6 anni, mentre per il manager, difeso dagli avvocati Massimo Cerbari e Gabriele Bordoni, 4 anni.

Usciti di scena senza pena un anno fa, gli imprenditori della cordata bresciana, a processo per aver "spolpato" la Spes mentre tentava l'ammissione al concordato preventivo. L'imputazione per gli investitori bresciani era stata definita dalla Guardia di Finanza con l'articolo 232 (comma II) della legge fallimentare che prevede una prescrizione più breve e nel 2021, lo stesso Tribunale riminese aveva pronunciato una sentenza di prescrizione.

Nel 2015, l'intera vicenda del calzaturificio emerse alle cronache con l'arresto da parte del comando provinciale della Gdf proprio di Armando Arcangeli, patron della famosa azienda fondata a Coriano negli anni Ottanta. Con lui nei guai altre 5 persone, tutte ai domiciliari.

All'epoca furono anche eseguiti sequestri preventivi - oggi in via di confisca - per 19 milioni di euro tra San Marino, dove vi era una società e punto vendita collegati, Rimini, Milano, Brescia e Mantova. Secondo l'ipotesi delle Fiamme Gialle c'era un piano ben organizzato, fatto di passaggi di soldi mascherati per pagamenti di consulenze, di beni in quote societarie a San Marino, rami d'azienda disgregati e passati di mano, il tutto con il paravento di strumenti legali come il concordato fallimentare.

Le ipotesi di reato però nei confronti di Arcangeli, secondo la Gdf si erano consumate negli anni tra il 2007 il 2011, ben prima del fallimento della società Spes spa, che secondo i finanzieri, avrebbe preso il posto della società originaria solo per avere accesso al concordato liquidatorio e evitare il fallimento per 46 milioni. "Valleverde" rimane però ancora oggi il nome di un importante marchio romagnolo, nel 2015 infatti la Silver1, azienda calzaturiera di Coriano ha acquisito il marchio rilanciandolo in Italia e all'estero.





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