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Consiglio comunale di Rimini in carcere, è la prima volta

31 mar 2023
Consiglio comunale di Rimini in carcere, è la prima volta

Il miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti, il loro reinserimento nel tessuto sociale e lavorativo, le condizioni attuali e le prospettive future della Casa circondariale di Rimini. Sono alcuni dei temi al centro del Consiglio comunale che si è riunito giovedì pomeriggio, in seduta straordinaria e tematica, nel carcere cittadino. È la prima seduta, nella storia della città, e la terza in Italia, di un consiglio comunale dentro l'istituto di pena, ed è stata interamente dedicata al confronto sulle soluzioni ai suoi diversi problemi. I detenuti sono attualmente 136, di cui 80 con condanna definitiva e 10 in semilibertà. In 70 sono in carico al Servizio per le tossicodipendenze. Il tasso di recidiva, segnalano gli operatori, si abbassa in maniera significativa nei casi in cui le persone vengono seguite dopo l'uscita con progetti individuali di inserimento lavorativo o legati all'abitare.

La neo direttrice del carcere Palma Mercurio ha rivolto le sue richieste al territorio per scongiurare la reiterazione dei reati. Servono "il lavoro, la casa, il percorso interno. Ci servono datori di lavoro, housing sociale e un progetto, un percorso. Solo con queste stampelle, con questi obiettivi, la persona riesce a tirar fuori la sua capacità e non torna in carcere". La questora di Rimini Rosanna Lavezzaro, intervenuta nel dibattito, ha sottolineato la centralità degli operatori penitenziari e di "tutti i meccanismi, le attenzioni, la cura che devi mettere affinché una persona che attraversa indubbiamente un momento molto difficile della propria vita trovi quelle sponde necessarie per venirne fuori".






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