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Draghi annuncia riapertura scuole fino alla prima media e interventi su operatori sanitari no-vax

26 mar 2021
Mario Draghi
Mario Draghi

"Le scuole riaprono fino alla prima media, il ministro Bianchi sta lavorando perché avvenga in modo ordinato". Lo ha annunciato il premier Mario Draghi in conferenza stampa. "La volontà complessiva era che, - aggiunge - se ci fosse stato uno spazio, lo avremmo utilizzato per le scuole fino alla prima media", sottolinea Draghi. "La scuola è un punto di contagio limitato solo in presenza di altre restrizioni. Ciò che è fonte di contagio è tutto ciò che avviene attorno alla scuola, quindi più si alza l'attività scolastica più aumentano le possibilità di contagio", spiega il premier. "In alcuni casi sarà possibile effettuare il test" per gli studenti "ma parlare di azione globale mi sembra eccessivo", ha detto ancora Draghi.




Torna anche sul tema delle restrizioni all'export dei vaccini nell'UE, proposto inizialmente dall'Italia e ora all'attenzione di tutti. "Mi riservo di esaminare la parte giuridica degli ultimi contratti. Confermo quanto detto: c'è in gioco la salute, la vita e la morte, bisogna cercare il coordinamento europeo e se non si vede la soluzione bisogna cercare altre strade. Io però starei attento a fare certi contratti". Draghi annuncia anche interventi nei confronti degli operatori sanitari non vaccinati. "Non va bene - annuncia - che siano a contatto con malati. La ministra Cartabia sta prendendo un provvedimento a riguardo".

Annuncia un incontro, la prossima settimana, tra le Regioni e il governo centrale. "Bisogna lavorare tutti insieme, inutile mettere divieti o minacciare misure. Il criterio di fondo è l'età. Si va avanti così e si va avanti bene". "Quello che ho detto in parlamento alle Regioni era una reazione spontanea davanti alle differenze tra le varie regioni. La Costituzione attribuisce al governo centrale competenze in caso di pandemia. il mio richiamo era anche un appello a collaborare, il richiamo era inteso a dire che bisogna vaccinare i fragili e gli ottantenni e poi andare in ordine di età, ho anche detto che il criterio dell'età deve tornare a essere prioritario. Perché si vedono categorie che sono state vaccinate prima e non si capisce perché siano più esposte degli ultraottenni che poi sono i nonni che stanno con i nipoti". Il premier annuncia di essersi iscritto in lista d'attesa per farsi vaccinare con Astrazeneca.

"Le misure ci hanno consentito di verificare i primissimi segnali di rallentamento del contagio.  - dice invece il ministro Speranza - Oggi l'RT segna 1.08, la settimana passata 1.16 ed erano diverse settimane che cresceva. Il tasso di incidenza è sceso sotto i 250: c'è ancora una situazione delicata che va seguita con la massima attenzione ma possiamo consentirci in un quadro prudenziale una scelta di apertura della scuola". Il ministro della Salute ha spiegato che il vaccino sul quale si sta puntando è "Reithera. Siamo fiduciosi che a partire dall'autunno possa essere a disposizione'. 

Si parla anche di Sputnik, alla luce del fatto che anche Regioni italiane vorrebbero farvi ricorso. Draghi riferisce che da una indagine della Commissione europea i produttori del vaccino possono produrre un massimo di 55 milioni di dosi, di cui 40% in Russia e il resto in vari siti internazionali. E non è ancora stata presentata formale domanda all'Ema per ottenere un'autorizzazione.



L'intervento di Mario Draghi



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