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Inchieste regionali, il Partito Democratico vuole un codice di autoregolamentazione

In Piemonte si dimette il candidato Pd: il padre risulta indagato

di Francesca Biliotti
8 apr 2024

Nuova tegola per il Partito Democratico in Piemonte: su pressioni della segretaria Elly Schlein si dimette e ritira la candidatura per le prossime elezioni il capogruppo regionale Raffaele Gallo. Il padre Salvatore risulta indagato per estorsione e peculato. In Puglia iniziano gli interrogatori nell'ambito dell'indagine sul voto di scambio a Bari, che ha portato alla rottura tra Pd e M5S, con Giuseppe Conte che si è sfilato dalle primarie già concordate e dalle pagine del Corriere consiglia a Schlein di “cambiare il Pd o sarà il Pd a cambiare lei”.

La segretaria del Pd non esclude di commissariare la federazione di Torino, ed aveva già incaricato Antonio Misiani di stilare un “codice di autoregolamentazione dei candidati” per la Regione Campania, che ora potrebbe essere esteso in tutta Italia. Il candidato modello, secondo il codice Misiani, dovrà anzitutto presentare il certificato penale, sottoscrivere poi un codice etico e impegnarsi infine a firmare un'autodichiarazione con cui assicura di denunciare “eventuali fenomeni di voto di scambio, tentativi di intimidazione, corruzione o concussione nel corso del proprio mandato”.

Nel centrodestra fa notizia la rissa sfiorata tra il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro e il candidato sindaco del centrodestra di Biella, Marzio Olivero di Fratelli d'Italia. Pare che la scorta di Delmastro sia dovuta intervenire due volte per separarli. Motivo del contendere sarebbe una nomina di un revisore dei conti della locale Cassa di Risparmio, cui Olivero aveva dato via libera, sembra senza consultare Delmastro. Infine domani approderà in Consiglio dei ministri l'ultimo Def, Documento di Economia e Finanza, per l'approvazione definitiva, ma pesano ancora alcune incognite, tra cui il conto del Superbonus.





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