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Italia, incognita "aperture" dopo il 7

In Emilia-Romagna alto il numero dei nuovi contagi. Tra i deceduti un ravennate di 54 anni

2 gen 2021

In Italia potrebbe scattare, dopo il 7, l'ormai noto sistema “a fasce”. Le Regioni attendono il report Iss. L'andamento del contagio ancora piuttosto alto.

Aumentano i dubbi sulle riaperture previste per il 7 gennaio: l'inversione di rotta sull'ipotesi “allentamento restrizioni natalizie”, e conseguente ripristino della zona gialla su gran parte dell'Italia è dovuto ad una generale risalita dell'indice Rt. Per questo motivo, il governo Conte ha deciso di rimandare ogni scelta a martedì, quando l'Istituto superiore di sanità pubblicherà il nuovo report sui dati dell'epidemia. Se i dati Iss non saranno confortanti, è probabile che sia rimandata anche la riapertura di barnegozi e ristoranti prevista per il prossimo mercoledì. 

In base al monitoraggio del 30, rischiano la zona rossa o arancione Veneto, Liguria, Calabria e anche Puglia, Basilicata e Lombardia. Ancora alto il numero dei nuovi contagi nelle due Regioni che confinano con San Marino: in Emilia-Romagna 2.035 nelle ultime 24 ore, dato che va letto tenendo conto che nei festivi si fanno molti meno tamponi rispetto agli altri giorni, quindi che non si può prendere il dato come "relativo a una tendenza generale”: 38 i morti, tra cui un 90enne di Rimini - città che vede un sensibile caso nei casi, solo 59 - ed un uomo di Ravenna di soli 54 anni. Nelle Marche 285 positivi, 88 dei quali in provincia di Pesaro e Urbino



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