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Maggioranza di governo troppo risicata, Conte: "Serve subito un allargamento"

Al Quirinale anche il centrodestra: "Impossibile lavorare con questo Parlamento"

di Francesca Biliotti
21 gen 2021

Nonostante la maggioranza ottenuta in Parlamento, non c'è pace per il governo Conte, che deve provvedere ad un allargamento. All'ultimo vertice tra Conte, Pd, M5S e Leu, il primo senza Italia Viva, si è concordato di procedere subito con un allargamento della maggioranza, creando un nuovo gruppo parlamentare, per poi stipulare un patto di legislatura e procedere al rimpasto. Il presidente del Consiglio ha riferito al Quirinale, in un incontro definito interlocutorio, che non procederà con le dimissioni, piuttosto ad una seconda fase senza Renzi

Dal presidente Mattarella oggi anche il centrodestra, coi leader di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia che hanno sottolineato l'inconsistenza della maggioranza, e ribadita l'impossibilità a lavorare con questo Parlamento. I numeri sono deboli, soprattutto in Senato, dove la maggioranza è solo relativa, nonostante i voti ribelli di due senatori di Forza Italia, subito espulsi, e quello di Nencini, che aveva dato in dote il proprio gruppo del Partito Socialista a Italia Viva di Renzi, che non essendosi mai presentato al voto con una sua lista (alle ultime elezioni erano tutti stati eletti col Pd), doveva confluire in un gruppo parlamentare già esistente. Ma avendo Nencini votato in disaccordo, Italia Viva potrebbe ora perdere il proprio gruppo autonomo, e sarebbe costretta ad andare nel Misto. Intanto il Parlamento ha dato via libera al nuovo scostamento di bilancio da 32 miliardi, grazie al quale si darà vita al nuovo decreto Ristori: si attendono finanziamenti anche per altre 26 settimane di cassa integrazione a causa del Covid.  



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