“Le stime che facciamo per il 2024 purtroppo tengono conto del fatto che i rincari non hanno fermato la loro corsa. Noi abbiamo ipotizzato, dalle prime stime, se le cose rimangono così come vengono evidenziate, un aggravio di oltre 1000 euro annui sul conto di ogni famiglia riminese. Naturalmente, la spinta è trainata soprattutto dal passaggio dal mercato tutelato al mercato libero, sia del gas, sia - nei prossimi mesi - della luce. E aggiungiamo che purtroppo l'anno nuovo porta con sé l’eliminazione della riduzione dell'IVA al 5%, quindi ritornando al 22%.
In questo caso, il Governo dovrebbe intervenire, confermare quella riduzione che, se tolta, fa crescere enormemente di nuovo le bollette del gas, ma anche, in previsione, della luce. Poi naturalmente si aggiungono gli altri aumenti che riguardano i trasporti, l'alimentazione - che ancora purtroppo si fa sentire - ma potremmo parlare della scuola, delle prestazioni sanitarie, della ristorazione, della comunicazione, così via.
L'altra misura che noi avanziamo è quella di ripristinare i bonus energia nel loro valore, di non ritornare ai bonus sociali; di lasciare l'ISEE a 15.000 euro - e per i nuclei familiari a 30.000 euro - quindi ripristinare e confermare il bonus energia, non solo per il primo trimestre. Un'altra cosa che noi chiediamo è di ridurre l'IVA sui prodotti alimentari: questo comporterebbe, da un nostro calcolo, uno sgravio per le famiglie di oltre 500 euro l'anno”.