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Riccione: al porto accesso “Seabin”, il bidoncino mangia-plastica

di Filippo Mariotti
7 mag 2019
SeabinSeabin
Seabin

Il porto di Riccione da ieri ospita un nuovo, piccolo, natante. È “Seabin”, un dispositivo mangia-plastica dotato di una pompa che aspira e butta fuori acqua. Secondo i calcoli dei progettisti, il piccolo bidone galleggiante riuscirà a recuperare oltre 500 kg all'anno di rifiuti plastici, comprese quelli di diametro fino a 2 millimetri. Uno strumento dunque che, lavorando 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 e senza intralciare le attività portuali, risulta particolarmente efficace in aree come i porti, all'interno dei quali convergono i rifiuti scaricati finiti in mare.

Quello installato a Riccione, grazie alla filiale italiana di Volvo che nel 2017 ha sposato la causa del progetto LifeGate PlasticLess per la riduzione delle plastiche nel mare, è il quarto dispositivo in Italia, dopo i porti di Marina di Varazze, Cattolica e Venezia Certosa Marina. Per Riccione si tratta di un investimento a costo zero. L’amministrazione ha infatti approvato lo schema di contratto di collaborazione, mediante un comodato gratuito.

Ieri, nella sede della concessionaria Volvo Mothor di Rimini, un approfondimento sullo stato di salute dei mari e sugli effetti dei cambiamenti climatici. Presenti il biologo marino Emilio Mancuso, oltre alla sindaca di Riccione Renata Tosi e il presidente di Volvo Car Italia, Michele Crisci. Durante l'incontro di approfondimento sulla salute dei mari il sindaco Renata Tosi ha evidenziato l'alto valore dell'iniziativa e rimarcato l'intenzione di lavorare per diffondere sempre più stili di vita eco sostenibili

Nel servizio l'intervista al biologo marino Emilio Mancuso e all'amministratore delegato Volvo Michele Crisci


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